The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

"Il Dio delle streghe" di Margaret A. Murray Parte 3


"Il Dio delle streghe" di Margaret A. Murray

(parte III)
Di Xenia (Sarah Degli Spiriti)
(articolo tratto da quaderno amatoriale Labrys n. 8, Samhain 2005)

I sacrifici. Sembra che le forme di sacrificio – secondo la Murray - fossero diverse e sembra che in tutte fosse implicato l'uso di sangue. Ad esempio, pungendosi in qualche punto del corpo; questo tipo di sacrificio poteva essere o pubblico o privato. Un altro modo era il sacrificio di animali , ma questo era un rito privato che non avveniva durante i Sabba, anche se è possibile che avvenissero durante gli Esbat. L'animale donato in sacrificio, comunque, non è detto che venisse ucciso.

Un'altra accusa, sarebbe stata quella di aver ucciso bambini per i sacrifici (un'accusa spesso usata tra esponenti di diverse religioni: pensiamo che è la stessa accusa usata dalla Chiesa, nel Medioevo, contro gli ebrei; n.d.Xenia). È possibile che sia accaduto, dice la Murray, ma in casi rari; un'altra accusa, sarebbe stata quella di aver mangiato carne di bambini, cosa che non si sa se sia vera, ma è anche noto che in diversi culti antichi fu presente il cannibalismo rituale (e la Murray qui cita i riti praticati durante i Baccanali nell'antica Grecia).
Secondo alcune testimonianze (ma sempre ottenute sotto tortura, n.d.Xenia) sembra che alcune streghe avessero mangiato carne di bambini per ottenere il silenzio anche sotto tortura (sarebbe una forma di magia simpatica: come il bambino non aveva mai parlato, così loro sarebbero state zitte). La possibilità di trovare, all'epoca, cadaveri di bambini deceduti sarebbe stata alta, a causa dell'alta mortalità infantile.
Il massimo sacrificio, sarebbe stata quella di immolare il Dio stesso.
Questo sembra che accadesse durante uno dei grandi Sabba trimestrali alla scadenza di un certo termine (dopo sette o 9 anni). Già secondo Frazer, il Dio Morente in origine sarebbe stato colui che avrebbe governato la tribù e cioè il re. Ma poi, questa usanza sarebbe andata persa ed al posto del re sarebbe stato sacrificato un sostituto; all'inizio da una persona comunque altolocata che, per alcuni giorni, prima della morte, avrebbe goduto degli onori e dei poteri regali; poi, successivamente, vi sarebbe stato un volontario che, attirato dal potere regale (anche se temporaneo) avrebbe preso il posto del re. Alla fine del processo, si avrebbe avuto, invece, il sacrificio di un delinquente già condannato a morte per poi giungere, definitivamente, al sacrificio di un animale.
Probabilmente, secondo la Murray, quando vennero compilati i documenti che ci testimoniano il culto della Vecchia Religione, questa doveva essere già giunta all'ultimo stadio. In Francia sembra che ai Sabba venisse arso un caprone ed il nome che gli veniva dato era "Diavolo". Le sue ceneri sarebbero state raccolte per dare un impulso magico alla fertilità cospargendole sui campi e sugli animali (a questo proposito, va ricordato che anche le ceneri di Giovanna D'Arco vennero raccolte, cosa che si ricollega al discorso che la Murray farà più avanti sulla Santa). Secondo la nostra, poi, nell'Europa delle origini, il corpo del re morto sarebbe stato mangiato o almeno certe parti del suo corpo (cannibalismo rituale per acquisire le qualità della persona mangiata e per divenire un tutto indivisibile con quell'essere divino).
Questi Re finti avevano, dunque, la funzione di governare per breve tempo come durante i Saturnali romani; era, cioè, una farsa (vedi anche la festa dei folli medievale, n.d.Xenia). Sembra, comunque, sempre dallo studio della Murray, che il Dio sacrificale venisse, in era precristiana, sempre arso vivo; da questo punto di vista, la Murray ipotizza che anche i sacrifici compiuti col fuoco dai Druidi fossero una sostituzione del Re Divino.

La durata della vita della strega durante il patto. Anche questa usanza sembra sia un'altra forma di sostituzione della vittima divina/regale. Durante la durata del patto, la vita della strega sarebbe stata ricca ma a patto scaduto il "diavolo" avrebbe voluto in cambio la sua anima ed il suo corpo. Secondo certi racconti sembra che egli stesso andasse alla data e all'ora prevista ad esigere l'anima della persona. E una caratteristica comune in queste tradizioni è che sul corpo della strega sarebbero sempre stati presenti dei segni di bruciature o che il corpo sia diventato cenere. Di solito il termine era o di sette o di 9 anni, come già detto, oppure di un multiplo di sette. Il sacrificio del Dio fu spesso confuso, poi, con il sacrificio al Dio da parte dei cronisti cristiani.
Inoltre, lo stesso uso del fuoco per bruciare vive le streghe, come abbiamo visto, è un'usanza antica e sembra che per le streghe stesse la morte preferibile fosse quella di essere arsa viva, piuttosto che essere impiccata, ad esempio, proprio per questo simbolismo del fuoco come strumento per uccidere la vittima divina. È strano, dice Murray, che dai documenti risulti che in Inghilterra non sia stata bruciata viva nessuna strega; in Inghilterra vi fu più indulgenza che altrove verso il reato di stregoneria. In Scozia, invece, si poteva essere condannati solo per stregoneria, mentre in Francia per l'accusa di stregoneria si era sempre condannati a morte tramite rogo.
Questo dogma del Dio Morente, secondo l'autrice, sarebbe stato il motivo scatenante dell'accusa, verso le streghe, di macchiarsi del peccato di fingere di essere cristiane nonostante fossero "adoratrici del diavolo" per i Cristiani. La differenza principale, infatti, tra le due religioni sarebbe stata questa: i Cristiani credono che Dio sia morto una sola volta, mentre secondo una credenza più antica il Dio tornerebbe ad incarnarsi continuamente sulla terra e quindi può essere messo a morte ripetutamente. È possibile, dice la nostra, che le streghe non vedessero questa fondamentale differenza per cui praticassero il cristianesimo credendoci realmente.

Le orge. Secondo l'egittologa, anche nel culto del Dio Cornuto, come in quello di Bacco, vi sarebbero state cerimonie orgiastiche che avrebbero incuriosito e scandalizzato parecchio i cronisti cristiani. Secondo la nostra, comunque, non sarebbero stati riti poi così fondamentali ed avrebbero avuto comunque lo scopo di richiamare la fertilità della terra. Si tratterebbe sempre di un tipo di magia simpatica.
Comunque, così come si credeva che le streghe potessero richiamare la fertilità, si credeva che esse potessero anche distruggerla.
Sembra che anche Giovanna d'Arco fosse stata esplicitamente accusata di praticare tali riti così come anche Gilles de Rais, il cavaliere più vicino a Giovanna d'Arco ed accusato di gravi delitti.
Certo, gli inquisitori provavano orrore parlando di questi riti ma anche con una certa curiosità per i particolari pruriginosi. Insomma, dice la Murray, forse questi riti erano osceni ma i cronisti ci misero del loro per renderli peggio di quanto non fossero.

Le cerimonie magiche. Nelle operazioni magiche, sembra che fondamentale fosse il caldaio o calderone ma non comparirebbe spesso nei processi. Il contenuto del caldaio veniva fatto bollire (non si sa bene cosa vi fosse dentro) davanti alla congrega mentre si recitavano incantesimo, formule e preghiere. Alla fine, veniva capovolto ed il contenuto versato per terra o si distribuiva il tutto ai fedeli per cospargerlo in giro; il vapore avrebbe attirato, per magia simpatica, la nebbia e forse questo liquido sacro veniva asperso per rendere fertile la terra e benedire il raccolto. Inoltre, il caldaio era usato durante i Sabba per cuocere il cibo del banchetto. Esso era unico, usato da tutti.
Le streghe venivano spesso chiamate per risolvere i problemi delle fattorie, anche per curare le malattie degli animali.
A questo punto, la Murray ci parla delle figurine di cera. Queste venivano usate per distruggere un nemico, dice l'autrice, sempre per magia simpatica: la figurina – d'argilla o di cera – doveva somigliare alla persona da colpire ed essere battezzata col nome della vittima, poi veniva trafitta con spilli ecc. e poi sciolta in acqua o liquefatta a fuoco lento. Si credeva che ogni cosa fatta alla bambolina si ripercuotesse sulla persona voluta, rendendola debole e facendola morire. Certo, se poi la persona avesse saputo che qualcuno la volesse danneggiare, il tutto sarebbe stato più efficace. Sembra poi che, nel caso la figurina non servisse, si arrivasse ad usare anche mezzi fisici (veleno ecc.).
Le figurine di cera sembra fossero usate per praticare una forma di magia che sarebbe davvero molto antica (già in Egitto era noto l'uso di questi metodi). In Gran Bretagna, la fabbricazione di queste figurine non sarebbe mai stata eseguita da una sola persona, ma dovevano essere presenti diversi membri della congrega e tutto era fatto sotto il controllo del Gran Maestro.
Dai documenti Medievali, sembra che secondo i cronisti dell'epoca le figurine di cera venissero usate solo per scopi malvagi, ma sembra possibile che venissero usate anche per guarire le persone malate.
Non era insolito, ci dice la nostra, che una strega venisse anche accusata di trasferire il dolore di una persona su un'altra o su un animale, per cui è possibile che lo stesso fosse fatto trasferendo il dolore alla figurina. Quindi, è possibile che tramite questi mezzi magici si facessero cose sia positive che negative.
Sembra anche che si ricorresse spesso a formule ed incantesimi per guarire e prevenire le malattie.
Un'altra accusa, oltre a quella di essere capaci di rendere sia fertile che sterile la terra, sarebbe stata quella di causare la pioggia. Sembra che le streghe stesse si dichiarassero in grado di fare questo tipo di cose e ve ne sarebbero testimonianze nei processi. I modi per far piovere sarebbero stati diversi: gettando selci alle loro spalle verso ovest, oppure lanciando in aria un po' di sabbia, battendo l'acqua di un fiume con una scopa facendo spruzzare l'umido verso il cielo, rimescolando con un dito l'acqua in un buco del terreno o facendo bollire in una pentole le setole di un maiale…
Oltre a far scoppiare la pioggia, sarebbero state in grado anche di causare le tempeste tramite un sacrificio o una preghiera alla divinità, proprio come fece il profeta Samuele, dice Murray, contro i Filistei…ma, chissà perché, in quel caso si trattava di un miracolo mentre se a farlo erano delle streghe diventava un maleficio.
Secondo la nostra, le parole magiche non avrebbero avuto poi così grande importanza come si pensa, forse anche perché i cronisti avevano paura di ripetere certe formule scrivendole nei documenti; sembra che, di solito, fosse molto usato pronunciare il nome del Dio per farlo apparire di fronte a sé. Le parole usate per volare, poi, variavano da zona a zona e anche qui sembra che la formula fosse basata sull'invocazione del nome del Dio. Inoltre, vi sarebbero state anche formule usate come preghiere oppure per ottenere la guarigione.
In genere, sembra che fosse il "diavolo" stesso ad insegnare queste formule ai suoi discepoli.
Tornando a parlare di maledizioni, un altro modo sarebbe stato, rispetto all'uso delle figurine di cera, il lanciare una maledizione bruciando una candela davanti all'immagine di un santo in chiesa; nella candela sarebbero stati conficcati spilli e il nemico avrebbe dovuto consumarsi come la candela che bruciava. Secondo la Murray, certe formule magiche si sarebbero conservate dall'epoca precristiana fino alla sua epoca in Europa, ma al posto del nome della Divinità originaria, sarebbero stati usati il nome del Dio cristiano e della Trinità. (continua…)

Bibliografia

Margaret Murray, Il Dio delle streghe; Ubaldini Editore (1972, Roma)
Francesco Dimitri, Neopaganesimo-Perché gli Dèi sono tornati; Castelvecchi (2005, FR)
Gerald Gardner, Stregoneria Oggi, C R S B– Montecarlo
Margaret Murray, Le streghe nell'Europa occidentale; ed. Garzanti (1978, Milano)

Altre notizie su:
-http://en.wikipedia.org/wiki/Margaret_Murray
- Marija Gimbutas, Il linguaggio della Dea - mito e culto della Dea Madre nell'Europa neolitica; ed. Neri Pozza.
-Wiccanews blog, di Ddrwidd del Tempio di Ara. http://wicca.blog.excite.it/
-Alfonso M. di Nola, Il diavolo. Le forme, la storia, le vicende di Satana e la sua universale e malefica presenza presso tutti i popoli dall'antichità ai giorni nostri. Ed. Newton & Compton (Farigliano, Cuneo, 1988)