The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

5. Geografia dei Mondi e Animali Guida




Capitolo 5: Il Viaggio Sciamanico – Prima di partire: geografia dei Mondi e Animali Guida

Avrete notato che prima di giungere a questo capitolo ci ho messo un po’. Questo perché ho voluto ponderare bene l’argomento, ho voluto prima dare una serie di informazioni e strumenti che potessero far apprezzare e comprendere realmente la funzione del Viaggio Sciamanico a chi conosce poco la tradizione. La maggior parte delle persone che cercano informazioni sullo sciamanesimo è interessata principalmente a questo argomento, che però, sottratto dal contesto e affrontato con leggerezza, rischia di essere mal compreso e di conseguenza mal applicato. Ci tengo ad aprire questo capitolo ricordando che i Viaggi Sciamanici venivano intrapresi dagli Uomini Medicina solo ed esclusivamente in casi di necessità, di estrema importanza: per cominciare il viaggio lo Sciamano assumeva misture di erbe e piante psicotrope adatte al suo caso, misture che potevano ucciderlo se dosate in modo errato (e per quanto fosse esperto, il rischio c’era sempre). Egli assumeva su di sé il rischio della morte per aiutare la comunità, curare un malato, risolvere la siccità o la carestia. Tenendo a mente questo, e il fatto che si tratta di una pratica sacra, sconsiglio l’utilizzo del Viaggio Sciamanico quando non sussistono motivazioni reali per intraprenderlo.
Ma partiamo dal principio: cos’è un Viaggio Sciamanico (o “psiconavigazione”, come anche viene chiamato)? Si tratta di una pratica che consente l’attraversamento dei varchi tra i Mondi. Come già detto, i Mondi che ci circondano sono infiniti; per la pratica spirituale sciamanica, tre sono quelli che vengono presi in considerazione: il Mondo di Sopra, quello di Mezzo, e quello di Sotto. A seconda di ciò che si necessita, quindi dello scopo del viaggio (ecco qui che la motivazione diviene cardinale), si sceglierà in quale dei tre Mondi spostarsi.
Nel Mondo di Sopra, l’Hanaq Pacha, dimorano gli Spiriti Sottili e le energie più leggere. è il mondo da cui proviene l’anima quando si incarna nel corpo, ed è sede dei Maestri Spirituali illuminati. I Viaggi in questo mondo sono estremamente rari: si compiono in momenti cardine della vita, quando si necessita di fare scelte importanti a livello spirituale che potrebbero influenzare radicalmente la propria esistenza. Quando si ha bisogno di attingere al “Grande Disegno”, per comprendere meglio il proprio cammino, un Viaggio nel Mondo di Sopra può tornare molto utile.
Nel Mondo di Mezzo, il Kay Pacha, stanno le forze dominate dalla mente e dal corpo. Gli Spiriti che vi dimorano sono tutti incarnati, ossia possiedono una parte della propria energia che ha manifestazione pesante e che ha ripercussioni dirette sul piano fisico. Esempi sono gli elementi, che sono tutti emanati di un Grande Spirito (Padre Sole, Madre Oceano, Pachamama, Madre Vento…). I Viaggi nel Mondo di Mezzo sono di due tipi: si intraprendono fisicamente, quindi spostandosi nel piano materiale (un viaggio vero e proprio, insomma), e vengono utilizzati in genere per la ricerca o per l’iniziazione (esempi sono i viaggi alla ricerca di erbe mediche, i pellegrinaggi sacri presso gli Apu, i riti di passaggio delle varie età); oppure si intraprendono a metà tra la mente e il corpo, e principalmente servono a mandare messaggi. L’esempio classico che mi vene in mente è quello dei segnali di fumo: non tutti sanno che i messaggi di fumo non si decodificano solo grazie alla vista, ma sono veicolo di informazioni energetiche che l’iniziato infonde nel fumo e diffonde radialmente; altro esempio è il Dreamwalking, la pratica che consente di entrare nei sogni e di muoversi nel piano onirico (anche se, appunto, il piano onirico rappresenta un Mondo ulteriore, con delle regole particolari che esulano dal Mondo di Mezzo); gli sciamani sono capaci di trasmettersi messaggi tra loro muovendosi nel Kay Pacha, per spargere la notizia di epidemie, cataclismi, per condividere nuovi rimedi o anche comunicare la propria morte imminente (oggi noi usiamo il cellulare…).
Infine, quello di cui ci occuperemo più da vicino in questo capitolo: l’Uju Pacha, il Mondo di Sotto. Nel Mondo di Sotto dimorano gli Spiriti selvaggi, quelli che hanno una matrice fortemente tellurica e che detengono la conoscenza pratica, intuitiva, quella legata alla sopravvivenza e alla guarigione. È abitato principalmente dagli Spiriti Animali, forme archetipiche che racchiudono tutto l’antico potere originario delle cose. Quando l’anima viene ferita, i suoi pezzi si possono ritrovare nell’Uju Pacha. C’è una forte connessione tra il Mondo di Sotto e l’inconscio (molti si spingono addirittura ad avvicinarlo allo junghiano “inconscio collettivo”): in effetti, è come se esso rispecchiasse un mondo interiore, profondo, ma allo stesso tempo condiviso con il tutto, nel ventre della Terra. I Viaggi che vi si compiono sono mirati alla ricerca di consigli, conoscenza, indicazioni, guarigione. Anche la pratica di Caccia all’Anima, che consente di ritrovare pezzi di anima perduti e di reintegrarli sia dentro di sé sia negli altri, si svolge nel Mondo di Sotto.
Il primo Viaggio – quello di “battesimo” – che si compie nell’Uju Pacha, è mirato alla famosa ricerca dell’Animale Guida. Faccio qui una distinzione immediata tra Animale Guida e Animale Totemico, per fugare una confusione che spesso viene fatta tra i due: l’Animale Totemico è il rappresentante, il protettore di un clan, di un villaggio, di una genìa, comunque sia di una comunità, che per generazioni lo ha adorato, celebrato e ha stipulato patti con lui; l’Animale Guida è invece personale ed è appunto la guida nel Mondo di Sotto: aiuta lo sciamano a non perdersi, gli indica la strada e lo consiglia, lo aiuta con i poteri che possiede. è chiaro quindi perché il primo Viaggio si compie alla ricerca dell’Animale Guida: addentrarsi nell’Uju Pacha senza di lui è come andare nel Bronx da soli di notte… Pericoloso e poco fruttuoso.
L’Animale Guida rappresenta una parte importante di noi: è come se fosse la rappresentazione di un intero percorso di vita – qualcuno direbbe di un “salto karmico”, di una lezione che la nostra anima deve apprendere in questa esistenza. Possiede spesso qualità che in noi mancano o sono deboli, ci rappresenta in modo profondo. Capita che ci sembri completamente opposto a noi (questo succede quando non si conosce ancora a fondo il proprio Sé o il percorso che si intende compiere), oppure ci appaia come un’icona di come vorremmo diventare, un insieme di caratteristiche che vorremmo sviluppare: è assolutamente normale. Tenete sempre a mente che l’Animale è profondamente legato al cammino personale, al Destino e alle attitudini intrinseche di ciascuno; in genere accompagna una persona per tutta una vita, ma può capitare (sono eventi rari) che a lui ne subentri un altro: succede quando in una sola esistenza si è compiuto il “salto”, si è superato l’ostacolo che bloccava l’evoluzione o si è realizzato l’obiettivo a cui si era destinati. In questi casi, l’Animale può non rappresentarci più, quindi lascia intervenire una nuova guida; non sparirà mai del tutto: semplicemente si farà da parte, ma rimarrà sempre presente per qualsiasi necessità.
Gli animali atti a fare da guida nel Mondo di Sotto sono in linea di massima selvatici: questo perché sono la rappresentazione delle forze primeve, sono liberi, caotici, puri; un animale addomesticato (o che noi associamo al “domestico”, come cane, gatto o canarino) ha perso la sua “carica ferina”, la connessione con le energie selvagge, e difficilmente sarebbe capace di guidarci in un luogo come questo. Possono invece essere Animali Guida le creature mitologiche, oppure le razze estinte (draghi, unicorni, dinosauri ecc.). I pesci sono rari, ma i grandi cetacei e i mammiferi marini spesso vengono annoverati (balene, delfini ecc.). Quelli che sono esclusi categoricamente dalla schiera sono gli insetti: insetti, vermi e larve nel Mondo di Sotto rappresentano malattie, disagi, ostacoli; ogniqualvolta si avvistano, è buona norma tenersi alla larga e dirigersi altrove. Chiudo questa rassegna notando comunque che alcuni aracnidi, come ragni e scorpioni, sono ascrivibili tra le possibili guide.
Non angustiatevi se il vostro animale non si mostra al primo tentativo: datevi tempo. Al momento giusto verrà a farvi visita.
Con il tempo e la pratica imparerete a conoscere meglio il vostro animale: i poteri che possiede, le situazioni in cui vi può essere d’aiuto, alcuni vi diranno anche il loro nome. Una volta incontrato, è buona norma documentarsi il più possibile sulla propria guida (e qui internet torna estremamente utile): le abitudini dell’animale, il comportamento, i luoghi in cui vive, le leggende che si riferiscono a lui ecc. Molti animali, come dicevo, sono archetipi antichi, cui molte tradizioni hanno fatto riferimento e dato potere; è bene informarsi per entrare ancor più in sintonia con lui, ma non compiete lo sbaglio di eccedere: il Viaggio Sciamanico è cibo per l’emisfero destro, scavalca il pensiero logico-lineare. Non create inutili sbarramenti con la vostra mente, lasciate che siano le cose ad arrivare da voi, affidatevi alla strada e al vostro istinto: in fondo, viaggiare significa consegnarsi nelle braccia dell’ignoto.
Nel prossimo capitolo affronteremo la pratica concreta del Viaggio Sciamanico, le tappe, gli strumenti e le tecniche di supporto per padroneggiarlo al meglio.