The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Cascate e Insetti

CASCATE E INSETTI

Nel sogno, inizialmente, la scena nella quale mi trovavo era in un punto della mia città, esattamente in un marciapiede, attorno ad una rotatoria, all'inizio di un ponte che collega due quartieri (esiste realmente) in mezzo a tante persone, sconosciute, passanti. La densità delle troppe persone mi disturbava parecchio (anche nella vita reale). Doveva essere una mattina a giudicare dalla luce del sole molto forte, quasi fastidiosa.
Poi la scena cambia e mi sono ritrovata a cavalcioni di questa roccia ripidissima dove scorreva l'acqua. Avevo le scarpe ma le tolsi pensando di fare più attrito col piede nudo. Ma avevo comunque difficoltà a risalire. Poi senza visualizzare il resto della salita, sapevo comunque che dovevo raggiungere la mia casa in cima, in mezzo a questa roccia/montagna (che nella realtà non lo è, vivo in città). 
Quindi mi ritrovo direttamente dentro questa casa, antica, o meglio vecchia, dai soffitti alti, umida, ma quasi intima ed accogliente. Nel corridoio c'era una luce luminosa del sole di mattina che entrava da qualche camera. Mia mamma stendeva in uno stendino in questo corridoio molto stretto, io passando di là, per raggiungere la mia camera, piangevo tantissimo, ce l'avevo con i miei genitori, non so il perchè. Raggiungo camera mia (sempre luoghi mai visti), soffitto alto, muri un po ingialliti e umidi, luce elettrica accesa poco luminosa, quasi arancione. Era sera in quel momento, apro la finestra e stavo ammirando un tramonto bellissimo in mezzo alle montagne lontane, ma sparì subito e credetti che quel sole fosse l'illusione di un faro di macchina che vedevo avvicinarsi da una strada in prossimità di quella montagna. La gioia per la bellezza del tramonto svaní e ricadetti nella tristezza.
Poi nel soffitto, in alto a sinistra c'era un rigonfiamento nel muro, e sopra di esso qualcosa che non riuscivo a decifrare,  credo fosse un nido d'api inizialmente. Mia madre era in camera tutto ad un tratto, ha preso, questo pseudo nido e se lo mise in testa, ma era un cerchietto per i capelli. Io, spaventata glielo levai subito  e volarono alcune vespe.
Poi, sempre nella stesso luogo della stanza, mi trovavo nel lato sinistro del letto, e mi accorsi che nel mio braccio sinistro, c'era un insetto piuttosto grande, un misto tra ragno, scorpione e mantide forse, mi morsicava attraverso la manica della maglia del pigiama.
Ero terrorizzata, mi trovavo ora dal lato destro del letto, e mia madre stava lì e staccò l'insetto facendolo cadere a terra e subito questo diventò una specie di palletta arrotolata su se stesso. Come per difendersi dalla nostra minaccia, come fanno molti insetti. 
 

  • Nel sogno, inizialmente, la scena nella quale mi trovavo era in un punto della mia città, esattamente in un marciapiede, attorno ad una rotatoria, all'inizio di un ponte che collega due quartieri (esiste realmente) in mezzo a tante persone, sconosciute, passanti. La densità delle troppe persone mi disturbava parecchio (anche nella vita reale). Doveva essere una mattina a giudicare dalla luce del sole molto forte, quasi fastidiosa.

L’ambientazione del sogno è familiare ma che crea insofferenza, il marciapiede defilato rispetto ad un centro pedonale mi parla di un situazione di partenza piuttosto fastidiosa per chi sogna, ovvero un momento di grosse valutazioni che prendono tempo e forze ed al momento vedo stagnare senza riuscire a prendere una decisione solida. Cosa sta aspettando? Non vedo neanche una vera e propria analisi dei pro e dei contro delle due vie che il soggetto ha davanti. E’ solo, semplicemente, soltanto confusa.

  • Poi la scena cambia e mi sono ritrovata a cavalcioni di questa roccia ripidissima dove scorreva l'acqua. Avevo le scarpe ma le tolsi pensando di fare più attrito col piede nudo. Ma avevo comunque difficoltà a risalire. Poi senza visualizzare il resto della salita, sapevo comunque che dovevo raggiungere la mia casa in cima, in mezzo a di roccia/montagna (che nella realtà non lo è, vivo in città).

Qui si snoda il primo ganglio del viaggio onirico. Lasciando quello che c’è dietro e avventurandosi in una impresa grossa e difficile. MA quello che più attira la mia attenzione è che questa chi sogna ha intenzione di affrontarla a piedi nudi, ovvero, senza alcun equipaggiamento che possa aiutare nel lavoro. Questo particolare onirico è molto forte ai miei occhi. Perché simboleggia il fatto che, almeno inconsciamente, il soggetto sia convinto di non aver bisogno di nulla per poter arrivare al suo obbiettivo. Anzi questo ganglio mi parla anche della persona che rifiuta di “barare”, ovvero di arrivarci con una serie di sotterfugi. Probabilmente li hanno anche proposti, dico bene?

  • Quindi mi ritrovo direttamente dentro questa casa, antica, o meglio vecchia, dai soffitti alti, umida, ma quasi intima ed accogliente. Nel corridoio c'era una luce luminosa del sole di mattina che entrava da qualche camera. Mia mamma stendeva in uno stendino in questo corridoio molto stretto, io passando di là, per raggiungere la mia camera, piangevo tantissimo, ce l'avevo con i miei genitori, non so il perchè. Raggiungo camera mia (sempre luoghi mai visti), soffitto alto, muri un po ingialliti e umidi, luce elettrica accesa poco luminosa, quasi arancione.

La casa umida è il secondo ganglio forte di questo sogno. Si ha a che fare con delle persone che ultimamente stanno entrando con più prepotenza del solito nella propria vita, pretendendo di influenzare le scelte e le decisioni del soggetto e non permettendogli più di agire in piena libertà e in linea con quello che sente dentro. Non credo si tratti dei genitori però. L’invasione proviene da fuori e sta appesantendo la sua vita in una maniera che non dovrebbe permettere.

  • Era sera in quel momento, apro la finestra e stavo ammirando un tramonto bellissimo in mezzo alle montagne lontane, ma sparì subito e credetti che quel sole fosse l'illusione di un faro di macchina che vedevo avvicinarsi da una strada in prossimità di quella montagna. La gioia per la bellezza del tramonto svaní e ricadetti nella tristezza.

Ok, qui c’è qualcosa di molto molto sbagliato che chi sogna sta permettendo. Questa persona lo sta convincendo che non sia all’altezza di fare qualcosa e, con la scusa di parlare per il suo bene e per tutelare il suo futuro gli sta allegramente mettendo i bastoni tra le ruote. Bisogna correre ai ripari. Immediatamente. Non esiste che qualcuno possa avere il potere di ridimensionare i sogni altrui attraverso la limitazione delle ue capacità. Questo problema va risolto subito.

  • Poi nel soffitto, in alto a sinistra c'era un rigonfiamento nel muro, e sopra di esso qualcosa che non riuscivo a decifrare,  credevo fosse un nido d'api, inizialmente. Mia madre era in camera e tutto ad un tratto, ha preso questo pseudo nido e se lo è portata alla testa, ma era un cerchietto per i capelli. Io, spaventata glielo tolto subito  e nel farlo sono volate alcune vespe. Poi, sempre nello stesso luogo della stanza, mi trovavo nel lato sinistro del letto, e mi accorsi che nel mio braccio sinistro, c'era un insetto piuttosto grande, un misto tra ragno, scorpione e mantide forse, mi morsicava attraverso la manica della maglia del pigiama. Ero terrorizzata, mi trovavo ora dal lato destro del letto, e mia madre stava lì e staccò l'insetto facendolo cadere a terra e subito questo diventò una specie di palletta arrotolata su se stesso. Come per difendersi dalla nostra minaccia, come fanno molti insetti.

Gli insetti, ricordo ove ce ne fosse bisogno, nei sogni sono rappresentazione di discorsi effettuati da conoscenti che minano la fiducia di altre persone nei confronti di chi sogna. Questo significa sia che il lavoro certosino di abbassamento della sua autostima e fiducia nelle sue capacità è arrivato anche alla sua mamma, sia che lei si è accorta di quello che sta succedendo da prima di lui e che lo ha a suo modo messo davanti ai suoi dubbi. Non mi pare che il soggetto abbia preso le sue parole e i suoi timori sul serio però.
Spendo qualche parola anche nell’analisi dei tre animali che ha riconosciuto nel piccolo e terrificante ibrido che gli ha attaccato il braccio, che mi aiuta a rendere più chiara la visione della o delle persone che stanno lavorando contro di lui.
Ragno, portatore di soldi e abbondanza e abile cacciatore. La sua virtù è la pazienza, lavora a contatto con denaro o alimenti.
Scorpione, persona molto bella esteticamente, con qualche tratto assai particolare, parla molto poco ma è capace di instillare dubbi negli altri con azioni e gesti molto studiati.
Mantide, sicuramente parliamo di una donna, probabilmente con un marito succube e poco decisionale oppure senza un compagno fisso.
Tutti gli elementi che ho estrapolato dal questo sogno possono essere una base di partenza per lavorare, per capire che strada intraprendere e per fermarsi, ascoltarsi e trovare la forza per affrontare chi cerca di rallentarci.

Love

Proue