The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Corallo

IL CORALLO

Per la prima volta trattiamo qualcosa che non è una pietra, né un cristallo.
Il corallo, anche se non tutti lo sanno, è un essere vivente, appartenente alla specie animale.
Ciò da cui si ricavano le pietruzze che troviamo incastonate in gioielli o le perline di collane e bracciali è in effetti lo scheletro di un organismo marino (Cnidaria Gorgonacea Corallium) che nasce, cresce e si riproduce solo in acque senza alcuna traccia di inquinamento. Ma il corallo è, come le perle e l’ambra, così tanto conosciuto ed utilizzato che è rientrato con merito negli elenchi dei cristalli con effetti terapeutici e esoterici nel corso della storia. E ad esso sono legate leggende, tradizioni, superstizioni e svariati riti religiosi popolari in tutto il mondo.

La sua notorietà infatti, oltre all’Europa, è chiara e documentata anche in Africa e in buona parte dell’Asia. In Egitto, per esempio, il corallo, nella sua versione polverizzata, si stendeva sui campi per assicurarsi un buon raccolto e terreno forte e fertile.

L’origine della parola corallo proviene dalla sua funzione, Koraillon in greco dignifica infatti “scheletro duro". Sembra che però qualche studioso faccia provenire la sua etimologia a kura-halos, che significa “forma umana”, ed infatti spesso e volentieri i coralli adulti sviluppati ricordano strutture con filamenti simili a braccia e gambe. Anche la sua nascita nel mondo è legata sembra ad una leggenda. Si dice infatti che sia una emanazione pietrificata del sangue di Medusa quando essa fu uccisa da Perseo in riva al mare.
Il colore rossiccio, nelle sue varie sfumature, dal bruno al rosa, che caratterizza il corallo, deriva dalla presenza di carbonato di calcio, ma esistono anche bellissimi coralli di un bel bianco quasi madreperlato, che prendono il nome di corallo albino.

 

A livello terapeutico il corallo è un ottimo rinforzante per le ossa e le articolazioni. 
Lavora molto bene sui problemi di circolazione del sangue e in particolare aiuta a riequilibrare il contenuto ed il flusso dei globuli rossi, contrastando l’anemia.
Si comporta molto bene per stimolare la vitalità, il vigore fisico e l’appetito sessuale, se strofinato sui genitali e tenuto a contatto con la pelle.

 

A livello esoterico, il primo posto del corallo è come talismano attivo e molto potente contro l’effetto del malocchio.
In Italia è famoso il “cornino” di corallo, contro malocchio, jettature e in generale per tenere lontane presenze negative dalle persone (legato al collo) o dalle case (appeso dietro l’uscio principale). E’ da lì che arrivano i corni in plastica tipici dei souvenir di molti posti dell’Italia meridionale.

Il Corallo rosso aiuta a combattere la negatività, rafforza l’affetto e la sensualità.
Il Corallo bianco è un ottimo elemento per un sostegno contro la depressione, e in generale contro gli attacchi di panico e la fame nervosa, insomma in tutti i contesti dove un disequilibrio provoca un disagio pratico.

 

UTILIZZO DEL CORALLO NEI RITUALI

Il corallo può essere un dono speciale per un nuovo nato, perché contribuisce a rafforzare la protezione di un corpicino la cui energia potrebbe ancora non essere forte abbastanza per permettere al bimbo di farsi scuro da solo. Solitamente l’affetto e la cura delle persone che lo amano e lo aiutano a crescere da soli bastano per creare attorno a lui uno schermo protettivo costante e forte. Ma quando il piccolo nasce con qualche patologia o quando per qualsiasi motivo la cura viene a mancare, anche solo per un lasso definito di tempo, un talismano personale in corallo può ovviare alla mancanza con discreto successo.

I coralli in natura sono pronti e puri, ma immagino che pure se si è in vacanza in un atollo cristallino non sia cosi semplice o poco pericoloso procurarsi un corallo in natura.
Normalmente in posti del genere comunque la lavorazione di quelli che si trovano nei mercati o alle bancarelle in riva al mare è davvero minima e non inficia il suo potere.
Discorso completamente diverso per i coralli che arrivano da noi nei negozi o negli stand, quando siamo fortunati e non ci troviamo davanti a plastica o paste di minerali colorati ad hoc.

Quando riusciamo a trovare un pezzetto di corallo di origine controllata è possibile però caricarlo di intento per il suo ruolo di custode e protettore del bimbo.
Dopo la necessaria pulizia della pietra, che non ama la luce intensa ma si può purificare con acqua e sale o reiki, un cerchio semplice tracciato con la mentre sgombra di pensieri ed il corpo radicato basterà per creare l’ambiente sottile perfetto e legare il corallo scelto al neonato.
E’ consigliabile montarlo su un ciondolino da appendere ad un braccialetto non appena sia possibile, ma anche in un sacchetto di cotone sotto il materasso della culla o appuntato tra le copertine sarà perfetto.

Il corallo così legato può diventare parte del corredino, e magari seguire il bimbo nella crescita, in modo che più tempo passa più sia legato, dedicato e potente nel suo ruolo.