The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

CORDONE

 

  • STORIA

    Il Cordone è uno degli otto strumenti rituali originali (athame, spada, bolline, bacchetta, cordone, frusta, pentacolo, incensiere) pertanto riveste un ruolo fondamentale. Gerald Gardner parla spesso della corda nel suo "Stregoneria Oggi". Lo ritiene uno strumento di riconoscimento tra le streghe di diverse congreghe, usato spesso nel medioevo. L'inquisizione lo riteneva uno degli indizi principali per accusare di stregoneria una persona.
    La corda, legata in vita, prende senso anche nell'ambito dei nodi, del legare. La corda, in quanto tale può legare, strangolare, permettere ad una persona di aggrapparcisi. In molte tradizioni, infatti, la cintura ha simbolo rituale (vedi anche nelle discipline orientali di lotta, come il karate, il judo o il kung fu), di comando, appartenenza e a seconda del colore o del tipo, chi la indossa esige e deve avere rispetto.
    La cristianità ha condannato l'uso del cordone, ma nonostante ciò, i frati francescani ne hanno uno legato in vita. L'iniziazione è strettamente legata alla corda della strega. Essa viene infatti "creata" in quel momento di ingresso in una coven che la richiede. Il rituale prevede che con la corda si prendano le misure dell'iniziata dalla testa ai piedi, la circonferenza del cranio e quella del petto e ad ogni misura venga fatto un nodo che rimarrà per sempre. I tre nodi che vengono così fatti, significheranno l'impegno della strega a mantenere il segreto riguardo alle pratiche che vengono svolte all'interno del cerchio, nonché i nomi dei partecipanti e le cose che si possono udire o dire durante i rituali. In alcune tradizioni tale cordone viene tenuto dal gruppo e usato come "pegno" nel caso di allontanamento, in modo che se si dovessero violare i codici di silenzio imposti questa potrebbe essere usata per punire in maniera magica il padrone che non ha rispettato i patti e obbligarlo al silenzio. Anche Starhawk, nel suo "La Danza a Spirale" ci parla del cordone come strumento iniziatico in questo modo, specificando però che questa pratica risale agli oscuri tempi in cui fare stregoneria era pericoloso per la vita e non trova ancora molto credito nelle coven attuali che usano invece bruciare il cordone dopo averlo costruito. Nei rituali iniziatici tradizionali (tradizione Gardneriana, Seax Wicca) troviamo che la corda trova il suo spazio nella "legatura" dell'iniziando. Questo tipo di costrizione avverrebbe tra mani e piedi e collo, e in seguito al rituale di iniziazione, avverrebbe lo scioglimento del cordone e la liberazione dell'iniziato dai legamenti che lo tenevano imprigionato, rappresentando così la rinascita e la libertà mediante l'ingresso nella congrega o comunque sulla Sentiero della Dea.
  • COS'È?

    In sostanza e nella maggioranza delle tradizioni, il cordone è composto da tre fettucce intrecciate tra loro della lunghezza totale di circa un metro e mezzo. Alcuni usano tre fettucce di colore diverso: una rossa, una blu e una bianca (o nera) a rappresentare i tre gradi iniziatici e le intrecciano una alla volta prima di presentarsi alle tre diverse iniziazioni, altri invece lo ricevono già fatto al primo grado e vi pongono tre diverse serie di nodi ad ogni rituale iniziatico. Non c'è un solo metodo valido.
    Il cordone è uno strumento personale, quindi ogni strega dovrebbe avere il suo e al momento della morte verrà seppellita o immolata con il cordone in quanto pegno stesso di stregoneria. Secondo alcune tradizioni le fettucce, a volte di canapa, hanno un colore solo e ad ogni grado iniziatico si brucia e si costruisce un nuovo cordone del colore adatto al rango raggiunto. Io ad esempio uso un cordone che ha tutte e tre le corde iniziatiche legate assieme, a divenire quindi una corda più grossa composta da tre trecce diverse.
    L'uso che se ne fa, oltre a quello protettivo e di distinzione iniziatica, quindi legato in vita, a volte è anche quello di tracciatura. Alcuni infatti fanno un cappio aggiuntivo ad una delle due cime per infilarlo nel manico dell'athame (a volte il bastone) piantato a terra e usarlo a mo' di compasso per la tracciatura del cerchio. Per questo uso però il cordone perde la connotazione iniziatica divenendo uno strumento di "uso" e le dimensioni cambiano, seguendo altre vie, ossia quelle della strega solitaria o della coven.
    Mentre si intreccia il cordone lo si fa cantando e pronunciando una precisa intenzione o una preghiera/invocazioni ai nodi. Nel mio BOS ho un'invocazione ai nodi che ho scritto appositamente anni fa ed è apposta per il cordone, ma credo che ognuno possa scriversi la sua, seguendo quindi lo scopo per cui lo sta facendo. Dopo che il cordone è completo, se si tratta di strumento iniziatico, la strega che lo possiederà deve sporcarlo con una goccia del proprio sangue, invocandone il potere, così che si legherà a questo strumento per sempre.
  • SIMBOLISMO

    Il cordone è uno strumento legato all'akasha, in quanto sacro per i nodi. Il concetto del legamento e della bendatura, dal momento che l'iniziato viene anche privato della vista, è un richiamo simbolico del modo in cui la persona ha vissuto la propria vita prima di intraprendere una via spirituale che ne possa liberare l'anima imprigionata; prima non vedevi e non potevi agire, ora ti viene concesso di muoverti e di vedere liberamente. Questo richiamo è tale perché denota una scelta. Nessun iniziato alla stregoneria si troverà mai di fronte al cerchio di iniziazione senza aver SCELTO di sua spontanea volontà di trovarsi in quel contesto, sentendosi pronto ad affrontare una prova e pertanto sentendosi pronto ad abbandonare dei concetti per abbracciarne degli altri. Il cordone rappresenta l'impegno, quindi, che un iniziato decide di prendersi per la conoscenza e il potere e la responsabilità della sua gestione. Non per nulla il cordone ha dei nodi sporcati di sangue che sono legati a misura della persona: testa (potere mentale), braccio proiettivo (potere energetico) e altezza del corpo o a volte circonferenza del petto (potere fisico e materiale). Nessuno mai potrà usare quel cordone. Lo sporcarlo di sangue lo lega per sempre a chi l'ha costruito e lo rende, di logica, anche uno strumento magicamente pericoloso perché il sangue, come si sa, ha la peculiarità di macchiare in modo indelebile gli oggetti; pertanto una persona che entrasse in possesso del cordone di qualcun altro, con il dovuto intento e capacità, sarebbe in grado di colpirla, ferirla o manipolarla in qualsiasi modo desideri, di contattarla fin nel luogo al di fuori del tempo, e se particolarmente capace, riuscire ad influenzare il suo potere nelle vite future.