The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Editoriale Samhain 2007

Samhain 2007

Questo è stato un anno duale per me. Come piccoli passi su un pianoforte, tasto bianco, tasto nero, tasto bianco, tasto nero, due tasti bianchi, tasto nero... una sequela di semitoni, a volte salendo e volte scendendo, ma sempre lì su accordi maggiori e minori, generando melodie diverse.
Alcune cose, come sempre, ti fanno riflettere, altre ti feriscono senza spiegazioni, ma solo perché è nella natura stessa di quegli eventi nascere per farti male, come per altri renderti gioioso. Sono tutte sezioni della grande torta che è la vita, dolce in alcuni bocconi, amarissima in altri.
Come è costume ormai da quattro anni voglio ripercorrere l'ultima ruota, facendola girare al contrario, passando la mano sulla sua superficie per sentire dove sono i solchi più profondi, leggerla con le mani come l'alfabeto braille. Perché ci sono eventi che ti lasciano il segno, che ti scolpiscono e ti intagliano un po' di più ogni giorno.

 

  • Sono entrato in studio per registrare e completare un capitolo che ho cominciato otto anni fa con alcuni amici. Il disco che racchiudeva le esperienze e le sofferenze e le gioie di questi anni, su palchi e sale prove, tra donne e birra e chitarre e sudore. Tutta quella carne e quel sangue, scolpite come un unico monumento.
  • Ho interrotto le registrazioni e ho abbandonato la band. Ho capito che quello che c'era prima non poteva tornare e che l'amicizia spesso finisce, come finisce l'amore, come finisce un bel film. Non ho distrutto con la sola coscienza di distruggere, come diceva quell'adagio anni fa, l'ho fatto perché se avessi continuato avrei sputtanato tutto, quindi ho distrutto con la coscienza di ricostruire. Ritengo che non sia giusto vivere nel passato. Per quanto siano state belle le cose che abbiamo fatto, i tempi ormai sono sbagliati e bisogna accettare lo scorrere del fiume che porta via, che leviga... e che ci cambia sempre.
  • Ho tenuto tra le mani il mio primo contratto editoriale, spedito da una casa editrice interessata all'unico manoscritto che ho spedito all'unica casa editrice cui l'ho spedito
  • Ho cestinato il mio primo contratto editoriale. Come diceva TD Lemon Novecento nel romanzo di Baricco: "In culo anche alle case editrici". Non voglio che la mia arte giunga così... scaricatevi gratuitamente il libro dalla pagina degli e-book su questo sito e fatemi sapere com'è.
  • Ho preso a coltellate il mio cuore. Tante e tante volte. Credevo che facendo del male a me stesso avrei saziato la fame autodistruttiva che mi divorava. Mi sono però accorto che il lacerante dolore inflitto da questo filo spinato intorno al cuore, come un cilicio o una corona di spine, non si allevierà facendo un altro paio di giri e tirando di più. Solo l'amore per la mia famiglia e la lotta per l'equilibrio mio e di chi mi sta attorno mi può aiutare. Anche se alcune ferite sanguinanti, mai e poi mai si rimargineranno. Ma è proprio vederle sanguinare che mi fa riflettere ogni giorno sul motivo per cui sono state inflitte.
  • Sono andato al matrimonio del mio migliore amico. Una cosa intima... dolce. È stato come ripercorrere in pochi passi alcuni anni di divertimento... come capita sempre. Quando si cresce e si diventa padri e ci si ritrova tra amici con i rispettivi figli... si ripercorrono quei giorni lontani con gioia ma lieve tristezza.
  • Sono entrato per la prima volta nella capanna del sudore assieme ad alcune sorelle. È stata un'esperienza che dovevo fare.
  • Ho fatto il mio primo saggio di canto con una canzone che ha percorso in lungo e in largo la mia vita
  • Registrerò finalmente alcune canzoni che, da sempre, ho desiderato cantare
  • Ho aperto il mio primo blog su myspace: myspace.com/reefcraft. Ho lottato senza tregua per resistere, come per il telefonino alcuni anni fa, quando per gestire le tre o quattro relazioni che tenevo contemporaneamente sfruttavo il telefono degli amici per mandare sms a scrocco. Ma talvolta, come disse Berlusconi a quel vertice per la pace assieme al teutonico Schroeder, rivolgendosi ai popoli mediorientali: "Non bisogna fermare la globalizzazione".
  • Ho evocato il fuoco in un rito di gruppo al di fuori della mia coven principale. A discapito ovviamente delle mie piante dei piedi salassate dai ricci.
  • Ho ripreso a scaricare illegalmente film ed mp3. Ovviamente comprandomi tutti i cd e i dvd originali appena tre giorni dopo averli scaricati.
  • Ho cominciato a prendere lezioni di teoria e solfeggio, con costanza e vasellina. Ed ecco che tanti di quei punti e stanghette nere, come pollici alzati a fare l'autostop hanno cominciato ad avere senso
  • Ho aggiornato il Reef con costanza per un altro anno, e la cosa che più mi rende felice è sapere e vedere che i collaboratori (ma più che altro collaboratrici) crescono e l'entusiamo è sempre alto.
  • Ho sepolto la mia coppa, rottasi nel cerchio durante il rito di Litha. Quella nuova mi ha trovato a Cogne, nel luogo dove la mia via è stata segnata tanti anni fa. Niente è dato al caso.
  • Ho festeggiato con Morgan i suoi primi due anni. Non c'è amore più grande, niente che mai mi abbia colmato così ogni fibra. Un grande abbraccio, infinito, bellissimo, dolcissimo. Sentire la sua testolina appoggiata a me, sentire che mi cerca per giocare... vederlo corrermi incontro con le braccia aperte. Queste sono le cose che mi fanno sentire grande dentro.

Che la dea vi benedica. Quando intaglierete la zucca stasera, non siate tristi per chi è andato senza tornare più. Pensate solo che ci sono persone, che nella vita, tornano senza voler andare via più. E questo se può... vi porti gioia.

Felice Samhain

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