The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Editoriale Samhain 2009

Samhain 2009

Giunge Samhain con i suoi fuochi che brillano nella notte. Si spacca il melograno e si mangiano i semi, si brucia ciò che deve andare, si richiama ciò che deve restare.
Sette anni fa, in questa notte sacra, aprii un cerchio bellissimo con una delle mie prime insegnanti. In riva all'Adriatico, su una spiaggia deserta, gelida, spazzata dal vento. Sentii la bellezza e la forza di quell'energia, e quella fu la mia prima rinascita, in seguito alla mia prima morte spirituale, avvenuta dopo sette anni dal primo interesse verso le arti esoteriche prima del cammino wiccan. Da quella notte tutto cambiò e cominciò il ciclo di vita che si è concluso questo Samhain... un ciclo di vita nuovamente lungo sette anni. Un ciclo che si è concluso, tra sofferenze che non avrei mai potuto considerare, tra lacrime versate, abbracci mancati, dolce rollio, brutte parole, amore buttato, tempo sprecato... e una piccola somma di giorni bellissimi, meravigliosi e tanti, tantissimi momenti sparsi che si sono accumulati, anno dopo anno e mi fanno bene al cuore, sono balsamo e bendaggio, carezze e baci.
Quante volte, in questi sette anni, ho guardato me stesso, ho distrutto me stesso, ho martoriato questa anima, questo corpo... e non ho avuto rispetto. Quante volte in questi sette anni ho inciso rune in questa carne, ho sputato nella polvere prima di tracciare segni, quante volte ho cucito e ricamato incantesimi sul velluto della notte, quante volte la mia mano ha frenato e le mie parole hanno raffreddato chi era pronto a distruggere, anche se era me stesso. Ora il grande ciclo è concluso e ne comincerà un altro.
Quando ho cominciato a scrivere gli editoriali per il Reef determinai che sarebbero stati 39, come le frustate che Cristo ricevette prima della morte, dopotutto la frusta è uno strumento iniziatico. Questo è il trentanovesimo editoriale, quello conclusivo di questo lungo ciclo. Durante questi trentanove sabba, nei rispettivi editoriali, ho lasciato briciole come Pollicino per chi le saprà trovare, un giorno, se vorrà. Credo di aver riflettuto molto su cosa dovrei dire qui, ora. Ho avuto anni per pensarci. Ogni strada ti porta lontano da te stesso solo se desideri che sia così, in realtà la ruota gira e l'inizio è collegato alla fine, si prendono per mano, si abbracciano, si accarezzano, si sfiorano la schiena.
Ho alcuni ricordi amari di questi sette anni, ma alcuni ricordi sono dolcissimi. Come ali di falena ora mi sembrano volati via, ma in realtà hanno lasciato solchi e strade dentro me. Sospeso su un filo, come un funambolo e tutto che si scuoteva. Ho perduto tanto, ma ho acquisito altrettanto. E alla fine accetto ciò che c'è stato e ciò che è andato via come parte di un grande disegno.
Un solo pezzo per volta però. È stato un anno difficilissimo. Forse l'anno più difficile della mia vita. Ma è finito. È venuto, ha spaccato tutto, e poi se ne è andato... e ora... mi guardo in giro e devo rimettere a posto ciò che posso... il resto... lo lascio così. Non posso sistemare tutto e non è nemmeno giusto. Il senso della distruzione è anche il liberarsi di ciò che non serve più.

  • Io e la mamma di mio figlio ci siamo lasciati. È stato durissimo accettarlo per me. Più duro di quanto potessi mai immaginare. Come uno stupido ho continuato a credere di poter rilanciare una palla che, come fossi Holly, mi rimaneva attaccata al piede, andandomene a zonzo per tutto il campo... e senza tirarla mai in porta. È la donna che ho amato di più nella mia vita. Ce ne sono state alcune che ho amato moltissimo, ma lei è quella che ho amato di più di tutte e sento che, in futuro, nessuna potrà mai competere con lei. Ci siamo insultati, ci siamo incazzati, non ci siamo rispettati, ci siamo passati sopra... ma nel risentimento di tutto questo, io mi sono abbandonato a questa verità e la accetto. Non potevamo più prenderci in giro. Abbiamo provato per un anno a vivere sotto lo stesso tetto, a rimandare l'inevitabile, a far finta di poter fare vite separate e libere, a prendere in giro nostro figlio, noi stessi, i nostri genitori, ma tutto questo non è servito a niente. Abbiamo solo traslocato per evitare una multa... ma il cambio di indirizzo non l'ha fermata... e ora dobbiamo pagare. Sapete, stranamente la paura cieca che mi costringeva a coprirmi gli occhi è passata. Ci siamo abbracciati e sappiamo che ci vorremmo sempre bene, sappiamo che nostro figlio verrà sempre prima, ma ora ognuno di noi deve poter ricominciare la propria vita, liberarsi delle catene, sganciare i sacchi di sabbia e cercare di fare il possibile per essere sereni, in pace. Ho affrontato i miei genitori, il loro giudizio ed è stato più leggero di quanto credessi. Ora devo fare il passo più difficile... dovrò dirlo a te, cucciolo. E so che non ci sarà sorpresa nei tuoi occhi, perché ti ho preso in giro, ma tu hai mangiato la foglia. Io prego solo la Dea che tu non faccia come al solito, ossia che sorridi e mi dici: "Daaaai.. stai scherzando!"... perché questa volta papà sarà costretto a dirti che no... non sta scherzando, purtroppo dovrò andare via e le cose cambieranno e saranno più difficili e più dolorose per tutti e due, sia per me che per te. Farò i salti mortali, striscerò a pancia in giù nelle fogne se sarà necessario per far sì che tutto rimanga il più possibile vicino alla normalità... ma so che il cambiamento ti farà male, ti ferirà e io non posso evitarlo.
  • Ho portato di nuovo in tour i Tygers of Pan Tang. Un tour italiano memorabile con una band memorabile. Quattro date a cantare le loro canzoni a squarciagola e a ridere come un matto a suon di battute con perfetto humor inglese. Straordinari. A discapito dei problemi iniziali il tour si è svolto tutto secondo i piani. È stata la mia ultima esperienza in campo organizzativo. Sono stanco e ho deciso di smettere, per il momento almeno. Voglio dedicarmi ad altre cose; soprattutto a suonare con una mia band. Andare in tour è belissimo e divertentissimo, ma organizzare tutto è sfiancante e nei camerini, sul furgone a guidare a tarda notte, lontano da casa... mi sono sentito spesso partecipe in grandezza e bellezza, ma volevo essere sul palco anche io e non dietro o sotto. Quello è il mio posto e voglio riprendermelo.
  • Ho pianto la morte di Mendoza. Uno dei rocker più grandi con i quali abbia avuto il privilegio di suonare. Ragazzo, ti ho ricordato nel cerchio a questo Samhain, cantando una canzone in tuo onore. Ti ho visualizzato mentre ti fumavi una Marlboro, con il basso nella sua custodia, i lunghi capelli alla schiena e mi dicevi: "Ci vediamo, mio giovane Rocker". Che il sonno ti sia lieve, ragazzo... tieni il palco in caldo.
  • Sono finalmente andato al Pagan Pride Day, dove ho tenuto un seminario sugli Elementi assieme a Shaya, una strega molto preparata. Lì ho conosciuto molte streghe diverse da molte parti d'Italia e ho parlato con tutti quelli che ho potuto, oltre a reincontrare vecchi amici che non vedevo da anni.
  • Ho fatto un viaggio sciamanico a casa di Vanth assieme a due altre streghe con l'ausilio del padrone di casa e di Laura Vatta, due carissimi amici che in due giorni mi hanno dato tantissimi insegnamenti di cui far tesoro.
  • Ho consacrato alcuni luoghi e ho cominciato a diffondere l'iniziativa di consacrazione per riprendere il mano la sacralità dei nostri luoghi naturali. Il primo è stato il Lago Garin a 3000 metri di quota nella Val di Cogne.
  • Ho aperto un cerchio meraviglioso con altre tre streghe in una delle case abbandonate alla Cabotina, nel famigerato paese ligure di Triora. L'energia era tra le più forti che abbia mai sentito. La Strega Upui, che era con noi e che è un medium, ha disegnato in uno dei suoi schemi ciò che ha visto e il risultato è un'opera d'arte meravigliosa che per me è un tesoro straordinario.
  • Insieme ad altre cinque streghe ho fondato la mia prima Congrega in quel di Baselica.
  • Finalmente ho passato il mio metodo per la divinazione col calderone a quattro delle cinque altre streghe della mia congrega. I risultati ottenuti finora sono stati molto incoraggianti.
  • Ho preso il coraggio a due mani e ho rivisto una persona con la quale non riuscivo a parlare da anni; abbiamo ricucito e alcune cose non sono cambiate.
  • Ho fondato il mio gruppo di studio sulla wicca. Si chiama Belladonna & Aconito. Cominceremo fra un paio di settimane e siamo in una decina. È una cosa che volevo fare e gli dei mi hanno aiutato.
  • Ho fatto l'uomo del fuoco durante la capanna del sudore. È stata un'esperienza spirituale di grandissimo potere.
  • Ho tenuto tra le braccia il figlio di Oya: Lupo e mi sono fatto la pipì addosso dall'emozione (ora posso dirlo).
  • Sono entrato in una band di puro rock n roll anni '80.
  • Sono entrato in una band dove il chitarrista si chiama... ARMAGEDDON!
  • Ho deciso arbitrariamente di non fare il saggio di canto della mia scuola per motivi artistici.
  • Ho cantato e registrato alcune delle canzoni che mi hanno segnato di più nella mia vita.
  • Ho rappresentato l'Aria al Pagan Pride, con il mantello giallo, mentre davanti a me Shaya rappresentava l'Acqua. E che risate ci siamo fatti. E che energia c'era.
  • Ho detto di no e dirò ancora di no e ripeterò di no, qualora mi venisse chiesto per l'ottantaseiesima volta, al ripristino di un'amicizia con una persona che mi sono gettato alle spalle e che non voglio più ritrovarmi di fronte. I motivi rimangono per me, ma sono più che validi. Non ho alcuna intenzione di condividerli con nessuno, quindi... lasciatemi vivere la mia vita in pace.
  • Ho celebrato nuovamente Samhain con Oya, una delle mie prime insegnanti, dopo sette anni dalla prima volta. Ed è stato meraviglioso.
  • Ho avuto paura che mio papà morisse e mi sono arrabbiato con lui perché mi ha portato ad avere questa paura.
  • Ho fatto un campo di Lammas lungo una settimana con tante streghe. Ho conosciuto persone eccezionali e mi sono divertito tantissimo.
  • Ho organizzato una caccia al tesoro in stile medievale con tanto di personaggi interpretati con maestria e prove da superare per i bambini del campo di Lammas ed è stato straordinariamente divertente.
  • L'amaca ha vinto. Non sono riuscito a passare la notte dormendoci. Ma non abbandono le speranze. Ce la farò. Non potrà resistere per sempre con i suoi stratagemmi.
  • Ho tenuto un seminario sull'elemento acqua ad un cerchio di sole donne e durante la mia permanenza ho partecipato ad un moot e ho consacrato con loro un luogo magico nei pressi del santuario di S. Francesco.
  • A Litha mi sono lavato con l'Acqua delle Fate dopo aver raccolto fiori di nascosto per tutta la notte.
  • Mi sono iscritto ad un forum pagano dopo anni e lì ho conosciuto molte streghe interessanti.
  • Ho raccolto delle Amanite Muscarie nei boschi.
  • Ho deciso di affrontare i miei vecchi dolori e che troverò la persona che me li ha procurati. Finalmente una porta si chiuderà e un'altra si aprirà.
  • Ho divinato col calderone spesso, in luna nuova, quando credevo di non avere una via da seguire, e i suoi consigli si sono rivelati più che preziosi, direi proprio profetici.
  • Ho riconsacrato il mio Athame con un nuovo, profondo rito durato settanta giorni, alla fine dei quali il mio compagno e io eravamo una cosa sola.
  • Una strega mi ha regalato una bacchetta: è nera, in alloro con rifiniture in alluminio. La misura è perfetta, come se fosse stata fatta apposta per me, la curiosa combinazione di questo evento non mi è sfuggita.
  • Ho lottato in prima linea affinché un luogo che ritengo valido diventi un posto migliore per le persone che lo frequentano e sto raccogliendo i primi risultati. Non mollerò.
  • Ho discusso con i miei genitori del mio futuro immediato in un modo molto maturo e senza fronzoli e sento che le cose si sono sistemate in un modo migliore e che si stanno predisponendo per risolversi.
  • Nemmeno quest'anno ho vinto un accidenti al gratta e vinci. L'anno prossimo ne comprerò almeno uno.
  • Ho suonato molto poco. Un paio di date dal vivo, niente di più. Le cose dovranno cambiare quest'anno, se i miei progetti andranno a buon fine.
  • Ho sentito poco i vecchi amici e molto quelli nuovi.
  • Sono stato intervistato nuovamente per Labrys e forse... riuscirò a mandare alla caporedattrice la foto che mi chiede da un paio di mesi...
  • Ho desiderato ardentemente prendere a sediate una persona.
  • Mi sono messo a dieta e ho perso sei chili.
  • Ho mangiato comunque schifezze nelle mie serate da single con Morgan, davanti alla tv a guardarci film allucinanti.
  • Ho raccolto il mio tarassaco, il mio basilico, la mia achillea e la mia ruta dai vasi sul balcone e li ho usati per scopi magici.
  • Ho bruciato ciò che dovevo nel mio calderone personale e sono tornato alla vita nuovamente, diverso da prima e deciso a ricominciare in maniera diversa, senza abbandonare però gli insegnamenti che ho acquisito. Non so se mio figlio mi giudicherà un giorno, se mi dirà che avrei dovuto essere diverso, o comportarmi in un modo differente... io so che della mia vita ho fatto ciò che potevo, e non sempre ciò che volevo. Ho cercato di essere figlio della libertà e far sì che le persone che amo fossero libere come me; di essere sé stesse, di vivere ciò che volevano come volevano. Tante cose avrebbero potuto essere differenti... ma mi chiedo sempre se in fin dei conti la loro differenza avrebbe davvero giovato ciò che è e non solo ciò che avrebbe potuto essere. Non è in mio potere saperlo... e nessun calderone me lo potrà mai rivelare. Ora affronterò i giorni e le strade tenebrose che mi sono innanzi con la coscienza che la luce, in ogni modo... splende sempre alla fine del tunnel. Basta solo camminare, senza remore... e giungere alla fine del proprio sentiero.

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