The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Ematite



A cura di Proue
 

Ematite
 

L’ematite è quella pietra stupenda di un grigio profondo ed opaco che tenuta in mano chiusa con un minimo, ma davvero minimo di sensibilità, emana una piacevole sensazione di benessere e di scudo contro tutti i mali. E’ anche molto spesso confusa con la magnetite, per via delle tonalità ad essa affini, non per niente entrambe sono parte della stessa famiglia minerale ferrosa.
Il nome ematite deriva da una sua curiosa caratteristica, pur essendo solitamente grigio scuro in tutta la sua grandezza, la pietra, se a contatto con corpi da attrito crea una polvere rossiccia che ricorda il colore pieno e vivo del sangue. Un’altra storia racconta che l'ematite si chiama così perché veniva collocata sulle ferite dei soldati durante la guerra per alleviare il dolore, restando quindi regolarmente macchiata di sangue. Teofrasto, uno storico e botanico greco di grande fama sosteneva semplicemente che l’ematite non fosse altro che sangue solidificato (Haima in greco significa proprio sangue, da qui la radice –ema per molte delle cose riferibili al fluido). Una dicitura ulteriore per l’ematite, per me un’immagine davvero molto consona, è “sangue della terra”.
E questa caratteristica ha reso questa pietra affascinante e diabolica allo stesso tempo, tanto che in varie epoche storiche ed in vari contesti geografici l’ematite è stata utilizzata per curare le carenze ematiche e le emorragie.
A livello terapeutico dunque è prevedibile come l’ematite possa essere egregiamente utilizzata per tutti i disturbi o le carenze del sangue, oltre che per fortificare fisici debilitati da interventi o lunghe malattie. Sembra sia usata anche per aiutare a risollevarsi dagli esaurimenti nervosi per le sue proprietà riparatrici e distensive.
A livello esoterico la pietra è collegata al I chakra, contenendo in sé sia il nero che il rosso ovvero i due colori che secondo la tradizione indiana sono attribuibili al Muladhara. Non c’è poi bisogno di sottolineare quanto l’ematite sia strettamente associata all’elemento fuoco, nel suo aspetto di vita, sanità e forza e vigore fisico. Per questo motivo viene utilizzata sempre in casi di debolezza corporea, debilitazione e nei rituali in cui si richiede la forza e il sostegno anche pratico in occasione di periodi di crisi o poco floridi. La sua grande capacità nel livello materiale la rende di rimando poco adatta ad usi più spirituali, per esempio la meditazione con l’ematite nei paraggi risulta decisamente faticosa. Occhio a nasconderla o a portarla in altre stanze se avete intenzione di rilassarvi e meditare..
Energia comunque, tanta energia, e neanche di quelle troppo leggere sembrerebbe, anche per questo l’ematite non viene usata in ambito esoterico come panacea o Jolly. Avere a che fare con l’ematite, se non se ne ha fortemente bisogno perché carenti o debilitati (parliamo di fisico come di psiche) a volte può essere rischioso, rendendoci fastidiosamente bellicosi. L’ematite d’altro canto è un’ottima cassa di risonanza per l’energia universale, per cui si può lavorare con essa permettendo che la pietra faccia da tramite e la porti sulla terra al nostro fianco. La pietra và comunque purificata spesso e si esaurisce facilmente per cui è sempre consigliato cambiarla più spesso degli altri cristalli nei casi in cui ci si lavori per la cristallo terapia, proprio a causa di questa sua qualità di “spugna cosmica”.

UTILIZZO DELL’EMATITE NEI RITUALI.

Come anticipato l’ematite non è adatta a rituali con richieste o celebrazioni di argomenti alti, o che interessano la spiritualità degli individui. E’ invece ottima per essere caricata di intenti di ricchezza, salute e risultati sostanziosi e concreti. Un bel regalo per una persona che è stata costretta per un po’ in ospedale potrebbe essere, per esempio, una gabbietta con all’interno una bella ematite caricata durante la luna nuova (se si tratta di una semplice convalescenza) o durante la luna piena (se ancora si porta gli strascichi della malattia).
Un altro modo per utilizzare l’ematite è come specchio, se si ha la fortuna di trovarne una lastra abbastanza grossa. Si dice infatti che questa pietra abbia la capacità di riflettere l’immagine reale ed, assieme, gli aspetti più nascosti della propria personalità: quelli che, solitamente ci danno i maggiori problemi con noi stessi e nel rapporto con gli altri proprio perché non sappiamo gestirli.
L’ultimo utilizzo che suggerisco, nel caso vi ritroviate in possesso di una ematite grande e molto liscia è la celebrazione della luna piena, specchiandola nella pietra e festeggiando con lei come in compagnia di una Dea. E’ l’occasione adatta, in tutta umiltà, per chiedere buona sorte, una ottima convalescenza e per caricarsi di energia lunare in periodi in cui ci si sente fiacchi e demotivati. Una ematite caricata in questo di rituali sarà un portento per tantissimo tempo, se non per una lunazione intera.