The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Gli Strumenti della Strega



In ogni immagine che si rispetti, da Ovidio a Shakespeare, ogni strega è accompagnata da uno o più simboli che la distinguono come tale. Ad un occhio attento ognuno di quei simboli non è attribuito a caso. La scopa, il gatto e il calderone sono tra i più diffusi. Osservando le storie che si narrano, anche nelle favole c'è il ritorno all'uso di questi strumenti associati al tema della strega: Grimilde consultava uno specchio magico per divinare, la strega di Hansel e Gretel e quella della Sirenetta usavano un calderone per i loro scopi. Al di fuori, quindi, dell'abito della strega (le calze a striscie colorate, il cappello a tesa larga con la fibbia argentea e le scarpe a punta), che sono rimaste aggrappate alla sua immagine soprattutto a causa del periodo in cui la stregoneria ha preso a divenire un fenomeno noto pubblicamente e condannato, ossia il sedicesimo secolo, il resto trova riscontro nella verità di ciò che siamo: ossia gli strumenti della strega.
Detto questo è necessario mettere in chiaro una cosa: dal mio punto di vista (e quando ho deciso di aprire un sito di stregoneria l'ho fatto per parlare delle mie esperienze e dei miei punti di vista, senza dare direttive su come usare e come fare le cose) niente nella Wicca è fondamentale.
Mi spiego meglio: la ritualità è una comunione di intenti e onore alle divinità. Per sentirsi bene con se stessi e per onorare la dea, non è necessario indossare abiti speciali, o avere athame intarsiati o coppe dorate. Quello che importa veramente è il desiderio che vi spinge ad onorare, festeggiare, sentirvi felici e grati. Il resto, credetemi, è tutto contorno.
Alcuni saranno un pò straniti, forse delusi, e onestamente penso che in fondo sia meglio così. La delusione allontana la superficialità, e prendere alla leggera un lavoro magico e un cammino spirituale, qualunque esso sia, è segno di poca serietà.
In ogni caso, nel corso degli anni di esperienza, una strega comincia a volersi circondare degli strumenti che gli servono per praticare, se lo desidera, con più facilità. Ripeto: gli strumenti che gli SERVONO. Ossia, quello che fa vibrare le sue corde. Personalmente trovo i tarocchi molto interessanti, ma non vedo perché comprarli se non saprei farci altro che castelli di carte. Quindi non è necessario che andiate a pagare l'università per i nipoti della tipa che ha il magic shop di fiducia sotto casa vostra giusto per avere tutto ciò che serve ad una strega. Soprattutto perché, come nel caso del pendolo, e come qualsiasi altro strumento, ricordatevi che un athame è un semplice coltello d'acciaio a doppia lama dal manico nero; non è niente più che quello per il 99,9 % della popolazione. Diventerà un athame SOLO quando troverà le mani della SUA strega; quando compierà così la sua ordalia di strumento. E voi, quando prenderete in mano il VOSTRO athame, sentirete finalmente di averlo trovato. Non tentate di indurre in voi quelle sensazioni. Verranno da loro se e quando capiterà. Fino a quel momento ricordatevi che le vostre stesse mani e braccia saranno da sole i canalizzatori di energia. La stessa cosa vale per la coppa. La mia seconda insegnante mi mostrò la sua coppa e io vi vidi un semplice bicchiere da birra, né più né meno. Ma nelle sue mani quello era il ventre della Dea. E solo lei sapeva quale fosse il legame che la legava a quello strumento. Questo legame, insieme al potere del rituale, alla capacità della strega di infondere la propria determinazione, la propria volontà,rende magico uno strumento e vi permetterà, usandolo, di incanalare le energie in modo diverso e di bandire, pertanto, le influenze negative dal vostro spazio sacro.
Nella magia cerimoniale e nella wicca tradizionale, quindi in base alla tradizione Gardneriana troviamo otto strumenti cui poi se ne sono aggiunti altri da altre tradizioni. Gli otto strumenti tradizionali citati nel Libro delle Ombre di Gardner sono: Athame, Spada, Bolline, Bacchetta, Pentacolo, Incensiere, Cordone e Frusta. Di seguito cercherò di trattare alcuni strumenti nella visione generale, personale e nel miglior modo possibile.