The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

I Nove Mondi



A cura di Joel

I Nove Mondi

“Il padre di tutti agisce,
gli Elfi discernono,
i Vani conoscono,
le Norne indicano,
i Nani generano,
l'Uomo sopporta,
i Giganti attendono
le Valchirie bramano."


Il Canto dei Corvi di Odino - Anonimo

Il nostro percorso di scoperta delle Rune prosegue in questo articolo con un'introduzione ai nove mondi che compongono il macrocosmo (e di conseguenza il microcosmo) norreno.
Negli articoli precedenti abbiamo affrontato l'origine delle Rune, suddividendole nelle loro "particelle elementari" e abbiamo visto come queste possono essere interpretate. In questo articolo analizzeremo più in profondità Yggdrasil, l'axis mundi norreno, dando un'occhiata da vicino ad ognuno dei mondi che compongono questo complesso ma affascinante universo.



“Gran parte dell'ordine naturale è un riflesso dell'ordine della nostra mente: l'esperienza del mondo è modellata da ciò in cui crediamo.” J. Fries

Dopo la creazione dell'universo, avvenuta grazie all'intervento divino sulla materia primordiale di Yimir, il cosmo evolve in qualcosa di vivo, organico e dinamico. Il Tutto infatti, viene da ora visualizzato come un albero cosmico: Yggdrasil. é di questo macrocosmo vivente che fanno parte i nove mondi, emanazioni degli elementi primordiali che hanno contribuito all'origine di tutto.

Al centro del Ginnungagap, e quindi cuore pulsante dell'albero, sta Midhgardhr, la terra di mezzo, caratterizzata dall'elemento Terra, formato secondo la cosmogonia norrena dalla sintesi di tutti gli altri elementi. Midhgardhr rappresenta il mondo manifesto, quello su cui viviamo, che ci nutre e che offre un collegamento con tutti gli altri mondi, con tutte le altre realtà che convivono tra le fronde universali. Esso è sia il punto di partenza che il punto di arrivo di ogni viaggio che possiamo intraprendere. Nel linguaggio del micorocosmo Midhgardhr rappresenta tanto il corpo fisico dell'essere umano quanto il suo potenziale pressoché infinito, è facile intuire quindi perché la figura poetica che nel linguaggio degli Scaldi rappresenta l'uomo sia proprio l'albero, base vivente a cui è donata coscienza dal divino.

A nord della terra di mezzo è situato Nifleheimr, la dimora della nebbia, mondo congelato e inerte, il cui elemento corrispettivo è proprio il Ghiaccio. Esso presenta un paesaggio grigio ed uniforme, dove tutto è freddo e immobile. Si tratta di un reame chiuso su se stesso, in costante contrazione.

Opposto a Nifleheimr (geograficamente e concettualmente) è Muspellheimr, la dimora della terra arida, si tratta stavolta di un mondo dinamico e in continua espansione e distruzione, dal quale sono partite le prime scintille che incontrandosi nell'abisso hanno dato il via alla creazione del cosmo. In questo reame, il cui elemento è naturalmente il Fuoco, vivono i distruttori di mondi, giganti di fuoco destinati a devastare Yggdrasil durante il Ragnaröck. Nel micorocosmo Muspelheimr può rappresentare la costante scintilla della volontà.

Ad est di Midhgardhr giace Jotunheimr, la dimora dei giganti, in eterna attesa e in eterno movimento i giganti si oppongono a tutto ciò che incontrano, forze primeve e incontrollabili rappresentano la distruzione necessaria all'evoluzione e al miglioramento. L'elemento di questo mondo è il Veleno. I giganti che la abitano sono stati esiliati qui dagli Dèi e hanno rischiato l'estinzione quando il sangue di Yimir (l'acqua con cui poi sono stati creati gli oceani) ha inondato i nove mondi alla morte del gigante primordiale.

In opposizione a Jotunheimr, a ovest di Midhgardhr, troviamo Vanaheimr, la dimora dei Vanir, che bilancia la distruzione continua portata dai giganti con la costante creazione, il suo elemento è il Sale come simbolo di vita e fecondità. I Vanir sono una seconda famiglia di divinità inizialmente ostile agli Aesir che viene successivamente incorporata tramite l'unione dei due pantheon, atto che prevede uno "scambio di ostaggi" tra le due parti. I Vanir erano probabilmente un gruppo di divinità di carattere prevalentemente agricolo che dovette farsi da parte all'arrivo dei più belligeranti Aesir.


Come si può notare dallo schema (riproposto per chiarezza) questi quattro reami si trovano sullo stesso livello della terra di mezzo e la circondano sui quattro lati, posizionandosi su di un'ideale asse orizzontale (sud-nord) che partendo dall'energia pura del fuoco si sposta verso destra fino ad arrivare all'immobilità materiale del ghiaccio all'altra estremità. L'asse verticale invece, detto Irminsùl (grande pilastro), definisce la bisezione psicocosmica tra conscio e inconscio, tra luce ed oscurità, su questo asse giacciono altri quattro mondi.

Svartalfheimr detto anche Nidalvellir, dimora dei Nani (definiti da Snorri Sturluson come Elfi dell'oscurità) è un mondo sotterraneo, qui vengono creati gran parte dei meravigliosi artefatti e delle pericolose armi che Vanir ed Aesir esibiscono, dalla chioma dorata di Sif, alla mano d'argento di Tyr fino allo stesso Mjollnir, l'arma di Thor.
Il regno dei Nani rappresenta nel microcosmo il regno delle emozioni, situato appena al di sotto del centro del corpo. Il suo elemento è il Ferro, primo elemento forgiato nel fuoco che avrebbe poi formato Muspellheimr.

Hel, al di sotto di Nidalvellir è il reame dell'inconscio puro e la dimora di coloro che non sono morti eroicamente in battaglia, suddiviso in diversi sotto reami Hel è governato dalla divinità che porta lo stesso nome. Figlia di Loki e della gigantessa Angrboda Hel viene descritta per metà nera e per metà color carne, di aspetto cupo e triste.
Simbolo di questo luogo in cui regnano gli istinti è l'Acqua, nel suo aspetto di profonda, immobile dispensatrice di oblio e matrice della forma.

Al di sopra di Midhgardhr sta il reame dell'intelletto e della memoria, Ljossalfheimr o Alfheimr, il regno degli Elfi della luce. Questo è un mondo di vaste distese e spazi immensi e luminosi, il suo elemento primordiale è il Lievito, rappresentazione della vita stessa, della salute e della crescita.

Infine, a coronare Yggdrasil sta Asgardhr, la dimora degli Asi, il reame della coscienza pura e degli spiriti.
Anche questo mondo, come Hel, è suddiviso in più sale e sotto-reami, ognuno con a capo una delle divinità norrene, mentre su tutti regna Odhinn dal suo seggio nel Valhalla, la sala degli eroi morti in battaglia.
Come detto Asgardhr rappresenta le funzioni del pensiero più alte e la coscienza stessa, è qui infatti che risiedono gli Dèi, coloro che hanno donato la consapevolezza di sè agli esseri umani. L'elemento che rappresenta Asgardhr nella cosmologia norrena è l'Aria, elemento rarefatto simboleggiante lo spazio senza forma e matrice della coscienza.

Unendo questi nove mondi si vengono significativamente a formare 24 strade che li collegano gli uni agli altri, questi sentieri (noti collettivamente con il nome di Bifröst, il ponte arcobaleno o ponte scintillante) possono essere identificati con una Runa in maniera similare a quella in cui per ogni sentiero che collega le Sephira sull'Albero della Vita cabalistico corrisponde un arcano maggiore dei Tarocchi. Questo fatto sembra suggerire che il ruolo delle Rune all'interno della cosmologia norrena sia tra gli altri proprio quello di fondamenta e supporti della realtà stessa, i significati che vengono attribuiti alle Rune possono per questo essere definiti i semi del Tutto, forze archetipiche che evocano alcune risposte psichiche soggettive quando vengono utilizzate per la meditazione.
Grazie a queste osservazioni possiamo quindi renderci conto di come lo schema all'inizio dell'articolo sia a tutti gli effetti una mappa che, insieme alle informazioni già evinte dall'analisi delle particelle elementali che compongono le Rune, ci danno tutti gli strumenti che ci consentono di poter leggere il significato recondito di ognuno di questi misteriosi simboli, avvicinandoci di un passo di più al divino che si cela dietro di essi.