The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Il Concetto di Anziana - Oscura e Luminosa

Il Concetto di Anziana - Oscura e Luminosa
 

Come anche nel caso dell'aspetto anziano delle divinità maschili, il ruolo dell'anzianità nelle divinità femminili ha un'importanza determinante. Più ancora che per gli uomini, le età della donna sono divisibili in tre momenti distinti, caratterizzati, fisicamente, dalla fase pre-mestruale, quella mestruale e quella seguente alla meno-pausa. Una donna che raggiunge la terza fase della vita, nota anche come "terza età", significa che ha avuto modo di esplorare tutti e tre i diversi stadi della sua crescita e metamorfosi e, in questo modo, conosce abbastanza da potere essere utile alle generazioni che la seguiranno.

La saggia diventa quindi una donna che può incarnare due aspetti, se luminosa od oscura. Nel suo aspetto luminoso può essere la devota, la levatrice e la guaritrice, colei che dispensa la conoscenza delle erbe e del mondo per superare le difficoltà. Nel suo aspetto oscuro diventa la strega, la guardiana e la traghettatrice.

Il potere femminile è divisibile quindi in diverse maree, un contesto riconducibile chiaramente al ciclo mestruale. E in quanto proprio ciclico, questo potere permette alla donna di creare e distruggere a seconda della fase che sta attraversando. Creazione nell'ovulazione, distruzione nel mestruo. Quando una donna diventa Anziana, significa che ha completato ed è andata oltre al ciclo stesso di distruzione e creazione della sua vita e che ne è rimasta al di sopra.

Da un punto di vista spirituale l'aspetto luminoso è visto nella saggezza della devozione e della passività, quello che potrebbe provare una Madre Superiora che conosce e tace, mentre nell'aspetto oscuro è visto nella saggezza della conoscenza e dell'azione, quello che potrebbe provare per esempio una Sciamana, che conosce come fare del male e come guarire e sceglie sulla base della propria saggezza.

Il termine "Crona", epiteto femminile di "Crono" significherebbe "corva", o comunque si riferisce a "tempo", però in un contesto femminile. Questo è il modo in cui si usa chiamare l'aspetto della dea anziana, legata all'aspetto della luna calante ed è anche uno dei nomi con cui ci si riferisce al concetto della Befana o della stessa Ecate.

Il forte disagio con cui capita di scontrarsi parlando di Oscura e Luminosa è l'immediato impatto che possiamo provare immaginando la classica visione della strega, rugosa, orrenda e terribile, che così tante volte è rappresentata come meschina e priva di scrupoli. Il punto di vista dell'oscurità, e con esso anche il potere ctonio e appartenente al lato distruttivo della donna è in realtà solamente la visione opposta a quello luminoso, e questa stessa distinzione, per quanto netta, non può essere classificata sulla base morale di bene e male, così come non lo facevano le popolazioni greche delle cui divinità ci stiamo occupando. Ma lo stesso può essere dato dall'aspetto luminoso. Colei che conosce il potere e sa amministrarlo non sempre è compresa nel suo agire, proprio perché è la saggezza dell'età a muoverla e giustificarla.

Dal punto di vista spirituale e mitologico con cui trattiamo le divinità questi due ruoli verranno rappresentati da Estia, la più anziana delle dee olimpiche ed Ecate, la signora oscura della magia.