The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Il Pentacolo



A cura di Vento Notturno
 

Il Pentacolo
 

Il pentacolo è il simbolo più noto nella cultura pagana e spesso utilizzato a sproposito da una miriade di persone che lo associano a culture differenti. Come abbiamo sempre visto, non esistono simboli, per quanto simili, che abbiano lo stesso significato. Anche per il pentacolo è così.
Le origini di questo simbolo sono pressoché perdute, ma ci riportano con probabilità ai principi del mondo conosciuto. In tutta la storia dell'umanità il pentacolo appare in diverse culture, lasciando il suo segno ovunque, quindi è da considerare un principio ricorrente da un capo all'altro del mondo.
L'etimologia stessa del nome è frutto di controversie, anche se si può quasi certamente accertare che la logica associazione con la parola greca "penta", ossia "cinque" nonostante le cinque punte che ne caratterizzano la forma sia da escludere pressoché a priori. Due sono le ipotesi più accreditate: la prima è che derivi dal greco "panta", che significa "tutto" e "kleos", che dovrebbe significare "azione gloriosa". La seconda è che invece derivi dal verbo italiano "pendere", e che quindi sia riferito propriamente ad un amuleto o ad un pendaglio vero e proprio.
Condannato dalla chiesa cattolica come simbolo demoniaco (ma rivalutato ai giorni nostri grazie anche al buon vecchio Dan Brown), il realtà il pentacolo è un simbolo femminile e terreno. Il suo cerchio rappresenta il ventre della madre e le sue cinque punte gli elementi che compongono ogni cosa. In tempi antichi era il simbolo di Venere, ossia della dea della bellezza e della femminilità, ma anche gli egizi lo dipingevano associandolo all'oltretomba.
Chi ha familiarità con la wicca e il paganesimo può tranquillamente affermare che c'è un modo preciso per iscrivere un pentacolo, ossia per tracciarlo. La verità è che esso non è altro che un nodo, una linea senza fine che non parte precisamente da nessun punto per non finire da nessuna parte, e il cerchio che lo racchiude non fa altro che rafforzare questa sua esistenza infinita. Alla luce di ciò, è ben chiaro che il bisogno di sapere come tracciarlo è solo umano, perché i simboli esistono e non hanno un inizio o una fine.
Quello che tutti sappiamo è che il pentacolo ha un significato chiave, ossia la fusione di spirito e materia, di micro e macrocosmo, e di come lo spirito mantenga comunque il controllo della materia, tenendo in equilibrio tutto. Abbandonarsi alla materia e lasciare che domini lo spirito, è simbolo di disequilibrio. Per questo motivo culti protosatanisti hanno preso "in prestito" questo simbolo rivoltandone il significato: la materia che tiene il controllo sullo spirito, l'umanità come unico dio. Non c'è niente di più contrapposto di questi due divesi modi di vedere l'esistenza. Nessuno di questi, ritengo, è fondamentalmente sbagliato; in termini universali e cosmici poi, tutto ciò ha molta poca importanza. In ogni caso anche sulla via wicca il pentacolo rovesciato è utilizzato. Sul lato iniziatico infatti le streghe in attesa della prima iniziazione portano il pentacolo con la punta verso il basso in quanto non possiedono ancora l'elevazione spirituale perché lo spirito domini la materia.
Certo è che il pentacolo simboleggia la fusione dei mondi materiale e spirituale, e al centro di questa comunione apparentemente impossibile: l'essere umano. È infatti semplice associare il pentagramma inscritto nel cerchio ad una figura antropomorfa con le braccia e le gambe divaricate. La prima cosa che richiama alla mente è proprio l'Uomo Vitruviano di Leonardo (spero presto di poter parlare del grande genio con dovuta dovizia). L'uomo, quindi, fusione di spirito e materia (materia come carne e spirito come pensiero) viene circoscritto dal ventre materno del cerchio, simbolo esso stesso dell'infinito scorrere, come un insieme di punti senza capo né coda.
Secondo alcune tradizioni inoltre, vedendo il pentacolo come un pieno/vuoto e non solo come linee rette circoscritte, si distingue la divisione tra le punte superiori e quelle inferiori. Quelle superiori rappresentano quindi la triplice dea, le fasi lunari e quindi anche il corso della vita di una donna. Le punte verso il basso invece riporterebbero le corna del dio, come aspetto di divinità degli inferi e nello stesso tempo fertile fecondatore. Gli spazi inoltre, avrebbero significati diversi. Per alcune tradizioni i due spazi tra le punte superiori e lo spazio tra quelle inferiori rappresenterebbero i tre stadi del rito iniziatico, mentre quelli a lato rappresenterebbero il duale maschile e femminile.
La stella a cinque punte, indipendente dal cerchio, quindi solo pentagramma, è utilizzata tutt'oggi da fazioni politiche e religiose. Trova spazio nella Massoneria, nota come pentalpha o stella fiammeggiante, come emblema del libero pensiero, ma soprattutto come simbolo dell'uomo e della volontà. La stella a cinque punte si ritrova nel simbolo della Repubblica Italiana, sulle bandiere degli Stati Uniti, sul simbolo del Comunismo e delle Brigate Rosse, contrassegnava la "Rivoluzione bolscevica", compariva sullo stemma dell’ex PCI e su quello dell’ex PDS. Appare sulla bandiera cinese, cubana, Nord-coreana, vietnamita, algerina, tunisina, marocchina, somala, e sulle bandiere della maggior parte degli Stati. La stella a cinque punte appare sulle spalle dei militari italiani e ha sostituito la croce dei Savoia. La troviamo anche sulla fronte di Baphomet, il proclamato "dio occulto dei Templari", e la troviamo quindi anche sulla lama "Il Diavolo", trattata questo sabba da Sole.
Proprio per questa ricorrenza in molte icone, il pentacolo ha vissuto una brutta fama, dovuta soprattutto alla miriade di film che hanno pescato a piene mani da bieche e superficiali tradizioni filo-esoteriche, alcune delle quali, c'è da dirlo, talvolta con un fondamento di verità, ma comunque riviste e stravolte per renderle più facilmente assimilabili e plasmabili intorno ad una storia che prevede riti occulti e crudeli, ragazze sacrificate e mistici simboli. Il cattolicesimo, poi, nel corso degli anni bui in cui si è reso tristemente così noto per la sua illogica e ingiustificata crudeltà nell'applicare il suo punto di vista, è riuscito a lasciare una lunga linea di disinformazione e storpiata conoscenza nei confronti di simboli dal significato del tutto innocuo. E il pentacolo, associato ingiustamente al satanismo, ha subito più infamie di tutti.
La stella in realtà... è il simbolo del cielo, della luce, della via da seguire. Non per niente era una stella quella che ha indicato la via ai Magi attraverso il deserto. E la stella è anche simbolo angelico, celeste. Simbolo di luce e bellezza, non simbolo di morte o crudeltà. Il pentacolo nella wicca ha simbolo di protezione e bando. Intagliato nel legno, o in metallo, lo si utilizza come pezzo centrale dell'altare (si veda alla pagina Pentacolo nella sezione degli strumenti della strega). Le sue proprietà sono di caricamento e purificazione. Viene inoltre tracciato sulle porte come glifo protettivo e ha un grandissimo utilizzo per allontanare energe negative. La Currot nel contestato romanzo "Il Sentiero della Dea", (un testo che si ritiene comunque fondamentale a confronto di altri, molto meno seri) visualizzava pentacoli sulla porta, sulla fronte e addosso ad una persona che voleva allontanare da sé.
Si vedono pentacoli al collo delle persone di ogni parte del mondo che desiderano portarlo come simbolo di appartenenza alla wicca (se vogliamo vederla come appartenenza). Ritengo sia fondamentale non sottovalutare come il pentacolo sia stato oggetto di diffamazioni nel corso della storia, e ancora oggi la bassa cultura delle persone che ne abusano porti solo sfavore e ulteriore disinformazione sul suo reale uso e significato. È un simbolo di gioia e di protezione, un simbolo di vita e saggezza. È un simbolo antico e potente, e come tale... non va mai usato alla leggera.