The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Il Sacrificio di sé per cresscere



Nella vita di ogni strega vi sono delle barriere d'abbattere, delle dogane da pagare.
Ogni strega deve morire per poter rinascere; c'è chi lo sperimenta una sola volta e chi, invece, lo sperimenta più e più volte.
Molto spesso mi scrivono persone che si sentono schiacciate da queste prove, poiché non riescono a capire qual è la via d'uscita, la strada o meglio si chiedono "perché a me? Non sono forse la strega che penso di essere?"
Scrivo questa parte proprio per queste streghette che si sentono abbandonate dagli Dei.
Non è giusto responsabilizzare gli Dei delle cose che per noi sono negative. Dobbiamo ricordarci che la via della Stregoneria è soprattutto la ricerca del sapere, la comprensione della verità attraverso la concezione del tutto.
Ogni esperienza (bella o brutta) che una strega vive la porta ad uno stato di conoscenza più forte, se riesce ad imparare da questa. La via della stregoneria non è facile , come molti pensano.
Io mi arrabbio molto quando sento esponenti di altre religioni che semplicizzano e accusano, dicendo che gli uomini si rivolgono o scelgono la magia perché è una via facile, dato che le stesse persone sperimentano solo in parte quello che una strega inspirata deve sopportare.

Come la stessa Natura ci insegna, è dalla morte del seme che la vita ha inizio, così la strega deve sacrificare il proprio essere per poter rinascere in una nuova veste. Le morti simboliche, così chiamate erroneamente secondo me, sono indispensabili, poiché queste ti spogliano di quello che prima ti sembrava assolutamente necessario, ma che in realtà non era altro che uno status di comodo. Nel film "la vita è bella" una frase mi rimase impressa come a fuoco, la diceva lo zio di Benigni, "Nulla è più necessario del superfluo", e nella vita moderna questo è vero. È applicabile sia dal punto di vista materiale, che mentale. Noi ci rivestiamo di strati di inutilità per non guardare in faccia la realtà, per non vedere le nostre imperfezioni, che cmq notiamo, che cmq esistono e che cmq ci feriscono, facendoci stare male. Sono come distrazioni che anno dopo anno ci fanno perdere di vista dove vogliamo andare. Sono come delle giustificazioni che ci poniamo per non fare fatica a riprendere a camminare.
Questo una strega non può permettersi di farlo, per il semplice fatto che quando si va a lavorare con le energie bisogna essere purificati da queste cose, non si può pensare che tanto non faccio male a nessuno, perché per prima cosa ci si fa del male personalmente, ma nei peggiori dei casi si va a peggiorare situazione magari già critiche. Ma questo non significa non essere strega, al contrario la strega che si mette questi dubbi e che nota e accetta queste imperfezioni e soprattutto lavora per potersi migliorare è la migliore strega che ci possa essere, perché ha concezione di se, cosa che purtroppo non tutti hanno.