The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Kunzite

 

La Kunzite
 

A cura di Proue
 

 

La Kunzite è una pietra piuttosto recente, almeno nel suo utilizzo e nella scoperta delle sue doti esoteriche e terapeutiche. Il suo nome, come spesso avviene, deriva dal gemmologo che l’ha differenziata nel 1902 in California, il dott.  George Frederick Kunz, personaggio molto particolare e studioso tanto appassionato e carismatico che a 23 anni era già a capo di una gioielleria come Tiffany & co. Dal luogo di scoperta la Kunzite a volte viene definita anche “Iris della California”.

La Kunzite appartiene alla famiglia delle Spodumene, una classe di cristalli che hanno una sensibile percentuale di litio nella loro struttura. Si trovano in giro Kunziti con cromaticità che vanno dal lilla pallido, al viola intenso, passando anche per rosso e verde a seconda della quantità di ferro, cromo e manganese che contengono. I giacimenti maggiori restano quelli californiani, ma buone kunziti si trovano anche in Afghanistan, Brasile, Madagascar e Pakistan. Prima di essere utilizzate per scopi legati alla cristalloterapia le Kunziti vengono impiegate come fonti di Litio per l’industia.

Non esiste una vera storia documentata della Kunzite dal momento che, come anticipato, questa ha visto la luce e l’attenzione degli studiosi solo in epoca piuttosto recente. Dunque per lei valgono i discorsi legati alla sua cromaticità, l’aspetto cristallino e esperienze che ancora non sono in quantità tale da fare campione. E’ imprescindibile quanto il fatto che venga ritrovata per la stragrande maggioranza dei casi con un abito cristallino puro, ovvero senza inclusioni al suo interno, potenzi e rafforzi il potere di questo cristallo, che da buon dono di Terra emana una serenità ed una pace secondi solo a grandi classici come ametista e quarzo ialino. Storicamente meravigliosa agli occhi degli studiosi anche grazie alla sua fosforescenza: se inondata di raggi ultravioletti la Kunzite emette da sola bagliori per un arco di tempo sensibile. Inoltre la Kunzite ha la caratteristica di cambiare in colore ed intensità all’occhio a seconda dall’angolo da cui la si osserva. Alcuni esemplari, se sottoposti a una fonte di luce intensa, perdono però l'intensità del colore.

A livello terapeutico la Kunzite sembra alleviare accumuli di stress su muscoli che ne subiscono normalmente, come il collo e le spalle, o l’addome.

Agisce bene anche lavorando su problemi del sistema nervoso, sciogliendo tensioni e nervosismo patologico, emicranie.  Allena le tensioni dei sistemi muscolati involontari e aiuta a rilasciare le contrazioni involontarie nella muscolatura.

A livello esoterico la Kunzite è un potente calmante, lavora su ansie, paure e paranoie. E’ un antidepressivo naturale e protegge e ricarica la persona che la porta con sé. Il suo colore rosa/violaceo è assoluto protagonista di questa serie di poteri, che spaziano anche sul piano dei sogni, riducendo gli incubi e guidando sogni piacevoli e con una forte componente amorosa/sentimentale. Può essere utilizzata anche come dono in piccoli monili per bambini con problemi di disciplina, perché aiuta il senso di dovere e di sottomissioni verso un bene/causa superiore. Aiuta per esempio a ritrovare  voglia e la costanza raggiungerei nostri obbiettivi e portare a compimento i nostri compiti in modo preciso e senza sbandamenti.

UTILIZZO DELLA KUNZITE NEI  RITUALI

Un ottimo e producente modo per utilizzare la Kunzite è legarla ad un intento di forza, serenità e pace interiore in seguito ad un lutto. Oppure donarla a dei genitori che hanno problemi di comunicazione con un figlio che ha bisogno di essere seguito in particolar modo.
Per far questo bisogna procurarsi una kunzite, anche abbastanza piccina (il che permette di evitare di vendere un rene dato quanto costa la Kunzite oggi sul mercato), e procedere a caricarla dell’intento desiderato durante un semplice rituale.
La Kunzite non ha bisogno di una manutenzione particolare, non teme solventi né saponi e reagisce bene alla luce del sole, se non sovraesposta. Resta comunque una pietra delicata che va maneggiata senza strattoni o cadute accidentali.
Dunque sarà sufficiente avere a portata di mano una foto del soggetto a cui legare la Kunzite e molto semplicemente, dopo averla purificata e preparata all’incanto, dopo aver tracciato un cerchio per avere un ambiente idoneo e tranquilli per il rito, basterà pronunciare l’intento con la pietra tra le mani. Un breve testo scritto su un foglio di carta da bruciare in seguito con la candela rituale  andrà più che bene. La Kunzite così legata all’intento può essere riposta in un sacchetto di cotone contenente erbe e resine con la stessa intenzione. (lavanda, rosa, pepe verde per il lutto oppure biancospino, melissa, miele per il fanciullo per esempio).
L’impegno e la concentrazione canalizzati nella pietra saranno fondamentali perché la Kunzite poi, una volta nelle mani e nella casa di chi ha bisogno, possa fare il lavoro per cui è stata legata.