The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Lama n° 1 - Il Mago



A cura di Sole

LAMA N° 1 - IL MAGO

Con questa lama iniziamo ad operare con il principio del contrasto, largamente usato nei Tarocchi.
Osserviamo la Lama in relazione alla precedente e rileviamo i contrasti che ci appaiono: un Matto anche solo per definizione è chiaramente in contrasto con un Mago, che dovrebbe racchiudere in sé grande sapienza e saggezza; la lettera ebrea Beth significa “casa”, rifugio, ritorno, mentre Aleph significa “bue”, movimento, andare avanti; il Matto si trova su un picco sterile, il Mago in un giardino fiorito, il Matto guarda oltre, al di là dell’orizzonte, il Mago è interessato a quello che succede nelle immediate vicinanze, in basso a lui.
Il Mago è il simbolo di quello che la psicologia moderna chiama Autocoscienza: è la coscienza vigile, la mente che pianifica, il raziocinio, il “cogito ergo sum” di Cartesio, e, teniamo a mente questa definizione che comprenderemo meglio in seguito, questa Lama rappresenta l’inizio del processo creativo. La Autocoscienza inizia il processo creativo formulando idee, o premesse, che l’inconscio accetta come suggestioni, le rielabora attraverso un processo di deduzione e le porta a compimento (lama 2 e 3). è tuttavia importante sottolineare in questo momento che questo è un processo che noi usiamo sempre, purtroppo senza averne coscienza. Eppure tutti i nostri stati fisici e mentali sono il risultato della elaborazione di immagini mentali.
Guardiamo la Lama con attenzione, iniziando dalla forma della lettera Beth: sembra una freccia, il nome greco della punta di una freccia è Kentron, da cui derivano le parole centro e concentrazione. La pratica magica fondamentale per produrre qualunque tipo di cambio, interno o esterno, è la concentrazione, la attenzione diretta verso un’area selezionata del nostro medio ambiente; la pratica della concentrazione ci aiuta a percepire la natura interna dell’oggetto della attenzione.
Osserviamo la posizione del Mago, con la mano destra sembra far discendere un potere dall’alto, con la sinistra lo concentra in un determinato punto, lui è lo strumento, non il Potere; quando ci concentriamo cerchiamo sempre di imprimere una immagine specifica nell’inconscio con il fine di produrre modifiche della nostra realtà. La Magia è l’arte di produrre effetti attraverso il governo delle forze della natura e un Mago è colui che sa come dirigere queste forze per produrre, con quelli che sembrano miracoli per chi non conosce il segreto, la realizzazione piena dei fini e dei propositi espressi. La punta della freccia suggerisce acutezza, perspicacia, potere di penetrazione. Così Beth è il simbolo delle qualità di percezione sottile, discernimento acuto e penetrante, stima corretta dei valori, e la disposizione fondamentale dell’animo umano dovrebbe essere: ATTENZIONE VIGILE; attenzione vigile alla successione degli eventi della vita.
Il suono di Beth è aria concentrata e sparata verso un punto; Aleph è una vibrazione di aria quasi silenziosa, con labbra aperte e rilassate, Beth crea una espulsione di aria dalla labbra quasi chiuse, esprimendo così la forza intensificata dalla concentrazione e diretta verso un punto. trasferendo questo significato alla mente si relaziona con percezioni acute, coscienza allerta, conseguente abilità di vedere al di là delle apparenze superficiali il vero valore delle cose, indica un punto verso cui dirigere l’energia e la concentrazione. Il Mago alza la mano al cielo e stabilisce un contatto con il Superconscio, o SuperIO, la Mente Universale, il Potere Assoluto, colui che sa tutto, il Mago è solo uno strumento di direzione; prima osserviamo quello che accade, quindi usiamo il ragionamento induttivo per svelare quello che c’è al di là del velo dell’apparenza.
Il bastone in mano al mago è un simbolo fallico; rappresenta la forza nervosa concentrata e purificata che si usa nella magia, l’ignorante disperde questa forza con il desiderio sessuale, governare l’impulso che la psicologia chiama libido richiede una conoscenza che non può essere insegnata ai più, perchè deve combinarsi con lo sviluppo delle abilità di direzione corretta della forza del desiderio. Sopra la testa del Mago c’è un casa di rose, casa intesa come dimora interna, le rose rappresentano il desiderio, il lavoro costruttivo e creativo del mago è sempre spinto dal desiderio di protezione contro le condizioni avverse. L’otto orizzontale ci ricorda il simbolo dell’infinito, rappresenta la legge secondo cui effetti diversi possono essere ricondotti a cause identiche. La stessa legge che fa volare un aeroplano impedisce che una nave affondi; la stessa legge che crea condizioni di povertà e disagio può utilizzata dalla mente cosciente per creare situazioni di benessere e salute. La mano sinistra è diretta verso il giardino, con un gesto di estrema concentrazione; i capelli neri rappresentano l’ignoranza, la fascia bianca che li circonda rapprenda la sapienza, l’autocoscienza percepisce sempre l’ignoranza che c’è se si resta alla superficie delle cose, e limita questa ignoranza attraverso la conoscenza. Il mantello rosso è azione e desiderio, può essere tolto a volontà perché la concentrazione può essere diretta verso la azione fisica oppure verso stati mentali interni. La cinta verde rappresenta l’eternità, è un serpente che si morde la coda, in evidente contrasto con la cinta del Matto che rappresenta il tempo che scorre.
Davanti al Mago c’è un tavolo, che è il centro di attenzione. Osserviamo cosa c’è sul tavolo: la freccia rappresenta il simbolo della volontà ed associata all’elemento fuoco, la coppa è simbolo della memoria e immaginazione ed è associata all’elemento acqua, la spada rappresenta l’azione e l’elemento aria, la moneta o pentacolo rappresenta la forma e la terra. Tutte le trasformazioni magiche sono il risultato dell’abilità dell’autocoscienza di produrre diverse manifestazioni di volontà, immaginazione, azione e incorporazione fisica. La parola magica per esprimere questo concetto è JEHOVA, Jod-Heh-Vav-Heh, ossia in ebraico Jod, la freccia-Heh, la coppa, Vav , la spada, Heh finale pentacolo. sono lettere che si trovano nascoste nella piega del colletto del vestito del matto, significa quello che è stato, è e sarà. Il Mago utilizza sempre i quattro elementi per adattarli alle sue necessità e ai suoi desideri.
Il giardino rappresenta l’Inconscio, che viene coltivato attraverso l’attenzione della Mente Cosciente. Le rose sono il desiderio , sono 5 perché i desideri derivano e dipendono da ciò che percepiamo con i 5 sensi. I liris sono bianchi perché rappresentano la conoscenza, attraverso la concentrazione percepiamo la reale struttura delle cose. La Autocoscienza è, quindi, colei che percepisce l’ambiente che ci circonda, attraverso le immagini mentali che riceviamo dai nostri sensi. Pensiamo alla percezione che due persone possono avere di fronte ad una identica situazione, ognuno la percepirà in modo diverso, dipendente da una somma di esperienze, percezioni, sensazioni uniche. Essere attenti alla vita che ci circonda, vedere dentro e non sulla superficie, questa è Magia, guardare il mondo che si trasforma davanti ai nostri occhi. La Autocoscienza rappresenta l’IO, che a sua volta è una parte dell’Io universale. La personalità umana è il modo in cui l’IO Universale sperimenta i diversi aspetti della realtà. Ognuno di noi ha certe caratteristiche e percepisce le cose in modo diverso. La Autocoscienza rappresenta il nostro potere di attenzione, e quello verso cui noi rivolgiamo l’attenzione si fortifica. Se ci concentriamo sul benessere, sulla salute, attraiamo benessere, se ci concentriamo sulla miseria, pena, pochezza spirituale, avremo esattamente quello verso cui è rivolta la nostra attenzione.
L’attenzione è il primo grande potere della creazione; l’ essere attento ai propri desideri, nel qui e nell’adesso, questo è vita; l’essere distratto , guardare solo in superficie è morte. Se si è attenti al qui e all’adesso si sviluppano immagini mentali poderose perchè si avrà la coscienza e conoscenza di ciò che si sta creando. Adesso è l’unico momento in cui si può vedere qualcosa che non sia una visione, solamente in questo istante si può vedere il colore esatto di una tela, la persona che è di fronte a noi, lo scenario che ci circonda. Prima e dopo sono solo immagini di ciò che abbiamo percepito e registrato, perciò bisogna essere in uno stato di ATTENZIONE VIGILE. Il bastone del mago è anche l’IO Supremo, il Mago, attraverso poteri che ognuno di noi ha in sé, si dirige all’Inconscio, al giardino che a sua volta riceverà le immagini e le rielaborerà per creare i modelli che formeranno le nostre nuove esperienze (Lama 2, L’Inconscio). Stiamo attenti a concentrare la nostra attenzione verso quello che desideriamo, e non verso ciò che non vogliamo. Cerchiamo il sottile e non l’ovvio, praticare l’attenzione aiuta a sviluppare la percezione soprasensoriale. Quando conosciamo qualcuno, prestiamo attenzione, guardiamo l’anima, non limitiamoci a pensare a quello che NOI diciamo, ascoltiamo con interesse, vero interesse. La nostra attenzione è diretta verso quello su cui più ci concentriamo, questa è la magia che attrae le cose, noi siamo il Mago, attraiamo noi amore, odio, frustrazione o allegria, tutto quello che accade è il risultato della nostra attenzione. Vediamo le cose come sono, restiamo nel qui e nell’adesso.
Questa lama ci indica che prima di prendere una decisione, qualunque decisione, dobbiamo essere sicuri di aver valutato con la giusta lente di ingrandimento tutto ciò chi si presenta ai nostri occhi, altrimenti rischiamo di concentrarci su cose che non vogliamo, senza accorgercene. Indica la necessità di fare corrette misure, prima di decidere, di assumere la posizione del Mago e “guardare” in fondo alla realtà, al di là del velo che la copre. Ci indica Concentrazione, Attenzione Vigile, valutazione reale, togliamo sempre il velo prima di decidere.