The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Lama n° 13 - La Morte



A cura di Sole

LAMA N° 13 - LA MORTE

Sono infinite le superstizioni relazionate con il numero 13, e con questa carta simbolo di disastri e malasorte, maggiormente se abbinate al titolo: La Morte. Tuttavia, come la maggior parte delle cose in occultismo, il numero tredici e la lama La Morte hanno ben altri significati per coloro che sanno comprendere.
Tredici è un numero composto da due parole ebraiche, Echud, “unione “, e Ahebah, “amore”. Quando parliamo del potere dell’amore pensiamo immediatamente alla sessualità, quindi alla riproduzione. Per questo alla lama tredici è associato il segno astrologico dello Scorpione, che governa gli organi della riproduzione e la sua casa astrologica è chiamata, guarda caso, “casa della morte”.
Lo stesso potere dell’amore, che porta nuove nascite, controlla i cambi fisici che portano alla dissoluzione e alla morte, potere dell’amore che governa entrambi gli aspetti: l’inizio e la fine delle attività corporali, non due poteri antagonisti, ma lo stesso potere con due manifestazioni.
Questa lama è associata alla lettera NUN, che significa “pesce” come sostantivo, come verbo “crescere”, ”propagare”, “germinare”, che per secoli, guarda caso, è stato anche il simbolo di Cristo. La Morte qui è rappresentata in entrambi i modi, come inizio e come fine; il sole non sta tramontando ma sorgendo, e la figura è raccapricciante perché rappresenta uno scheletro. Tuttavia qualunque persona che conosce qualcosa di anatomia rimarrà sorpresa dalla configurazione di questo scheletro: la figura ha due torsioni che nessun contorsionista riuscirebbe ad effettuare. La prima torsione è nel punto della colonna dove è situato il plesso solare: il 3 chakra retto dal pianta Marte e associato con l’energia sessuale. La seconda è nel collo, ad indicare il cambio di direzione delle energie che salgono dalla colonna vertebrale.
La ragione di questa torsione è che nel collo c’è il centro di Venere, che rappresenta l’amore e l’energia creativa. Venere e Marte sono amanti nella mitologia greca, e sono complementari nell’albero della vita. Il seme nella parte superiore sinistra della lama è il seme della vita. È composta da due ovali, due zeri, da quello più piccolo si estendono cinque raggi, ed è la fonte della energia vitale che si distingue in etere, aria, terra, acqua e fuoco. Questa energia riempie lo spazio dell’altro uovo, raffigurando una verità fondamentale: il potere interno di vita, da una proiezione di se stesso, riempie ogni angolo dello spazio attraverso la combinazione dei cinque elementi.
Lo scheletro cammina da nord a sud, dalla oscurità dell’ignoranza verso la luce della perfezione. Rappresenta la disintegrazione della forma fisica al fine di liberare l’energia e assicurare la crescita di nuove forme. Il manico della falce ha la forma a T e richiama la lettera Tav dell’Appeso. La stessa falce ha la forma di luna crescente, con tutti i riferimenti ai poteri inconsci, ed è di acciaio: metallo associato a Marte così come lo sfondo della lama è rosso, colore di Marte. Il fiume proviene dal sole e la curva ha lo stesso significato della curva dello scheletro, suggerisce il cambio di direzione della corrente di energia. È il fiume che inizia dalla Gran Sacerdotessa e annaffia il giardino dell’Imperatrice.
Il sole è un altro dettaglio importante. L’idea della morte come fine di una persona è associata ai popoli dell’occidente; in questa lama il sole sorge, non tramonta. Il potere che gli uomini chiamano morte dà nuova vita; ogni dissoluzione di una forma porta alla creazione di un'altra forma. Inoltre, sorgendo fa riferimento al nascere di una coscienza superiore con lo stato di samandhi simbolizzato dall’Appeso, e il nascere di questa nuova conoscenza è ciò che si trova dietro le trasformazioni rappresentate dalla lama 13. La rosa bianca richiama il pianeta Urano ed ha lo stesso significato della rosa ne “ll Matto”; inoltre si mostrano tre mani, due attive sorgendo dalla terra, una passiva riposando sul terreno. Le mani attive rappresentano le nuove opere che seguono la trasformazione, la mano passiva fa riferimento a YOD, la grande mano dalla quale riceviamo la conoscenza più elevata. Nel simbolismo pittorico questa lama esprime un segreto esoterico importantissimo che va al di là del linguaggio umano e ci viene lasciato dai saggi che hanno attraversato questo spazio e tempo.
Frequentemente incontriamo nel quotidiano la parola L.U.X. ma ne conosciamo il vero significato? L.U.X. in latino significa luce, e si scrive con lettere maiuscole per richiamare l’attenzione sul loro valore numerale. L indica 50, V 5 e X 10, con un valore totale di 65. Il potere rappresentato dalla lama 5 si esprime attraverso l’opera simbolizzata dalla lama 6, e il 65 esprime la Grande Opera di manifestazione del pentagramma (5) attraverso la trasformazione dell’esagramma (6). La stella a 5 punte rappresenta l’uomo, l’IO SONO che abbiamo nei nostri cuori. La stella a sei punte è il simbolo delle forze cosmiche che sono intorno all’uomo e rappresentano il suo ambiente. Il pentagramma è il simbolo del dominio della mente sulla forza della natura. L’esagramma rappresenta le leggi del cosmo attorno cui si muove l’uomo e il suo IO, il centro della personalità umana, L’IO assoluto, il reggente dell’ordine cosmico. Marte, come simbolo di forza ed energia sessuale, è associato al segno dello Scorpione e alla riproduzione. Abbiamo detto che le implicazioni sessuali in occultismo sono essenziali, basti pensare alla forza della Kundalini e al Tantra yoga; la forza serpentina che si eleva dalla spina dorsale e ci risveglia è la stessa forza che arrotolata ci da l’energia sessuale. Molto spesso ci preoccupiamo di essere amorosi e caritatevoli con i nostri familiari, o con i nostri vicini, ma ci dimentichiamo che dentro ognuno di noi c’è una scintilla del divino che va coltivata, è l’ energia riproduttiva, la Kundalini. Così spesso essa è distorta, e ne facciamo un uso incorretto. Per questo nella lama 13 è rappresentato il cambio della corrente di energia: La Morte, perché ogni cambio richiede la morte dello stato precedente.
La testa dell’uomo e della donna, come raccolta del nostro cambio, simbolizzano la madre e il padre cosmico, il principio femminino e mascolino, cabalisticamente Conoscenza e Sapienza. Della nostre esperienze raccogliamo sempre la conoscenza e la sapienza. E’ inutile spendere energia per colpevolizzarci su ogni cosa che abbiamo fatto, pensato o sentito. Siamo invece disposti a vedere quello che abbiamo guadagnato in termini di conoscenza e sapienza, a raccogliere saggezza per così poter camminare verso il sole, per andare in avanti e non tornare indietro a ripetere le stesse esperienze. Lo scheletro ha in mano la falce con la forma di luna crescete, a ricordarci che tutto proviene dall’inconscio, canale di ogni esperienza. Per questo dobbiamo sforzaci di ripulire il nostro inconscio in modo che ciò che procede dall’Io Superiore venga riflesso con purezza, senza le colorazioni dei nostri condizionamenti. Tutto ciò che riceviamo, coscientemente o meno, viene permeato dei nostri simboli culturali, pertanto alcuni messaggi inconsci vengono confusi perché mescolati con le nostre credenze personali. La nostra vera trasformazione potrà avvenire solo quando apriremo il nostro inconscio ripulito. E l’energia sessuale, ripulita da ogni condizionamento, ci apparirà come un’energia sacra che ci apre le porte dell’universo, ci porta esperienze spirituali, illuminazione e unione con l’IO Unico.
Questa lama, a dispetto del titolo, esprime unità, amore e unione, ed è solo l’attitudine della nostra mente e del cuore ciò che ci tiene legati all’idea della morte. Noi siamo destinati ad evolverci, e perché ciò sia possibile rinasceremo nuovamente; l’abbandono del corpo fisico è solo una tappa del percorso della nostra energia spirituale, che vive e si sperimenta anche attraverso il corpo fisico. Se sperimentiamo la nostra potente energia, nessuno mai potrà convincerci che siamo nati e che moriremo inesorabilmente solo una volta. La morte rappresentata qui è la morte dell’antico sapere e la nascita del nuovo, che sia in termini di condizione fisica, spirituale o mentale. E’ un lavoro desiderato, pensato e portato a termine. I concetti limitanti vengono aboliti, ogni legame di dipendenza viene reciso. E nascere di nuovo significa morire, questo è il segreto dell’eternità. Le forme passano, il cambio è il miracolo, raccogliendo lungo il cammino conoscenza e saggezza.
Questa lama richiede delicatezza nell’interpretazione. Molti saranno spaventati dal vederla; è invece necessario scoprire quali cambiamenti avverranno, se sono stati auspicati o arrivino come uno scoppio improvviso. E’ una energia forte che sta per manifestarsi, positivamente o meno. Ma è sicuramente un cambio inevitabile, la fine di un’illusione.