The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Lama n° 3 - L'Imperatrice



A cura di Sole

LAMA N° 3 - L'IMPERATRICE

MOLTIPLICAZIONE è la parola chiave della lama n. tre, IMMAGINAZIONE CREATIVA, ovvero la risposta dell’Inconscio agli stimoli dell’Autocoscienza nella generazione di immagini mentali. Tre è il prodotto di uno più due, e così l’Imperatrice è il risultato della combinazione dell’azione del Mago con la Gran Sacerdotessa. Tutte le lame sono aspetti della nostra personalità e del nostro modo di porci ed affrontare il quotidiano, così i Tarocchi ci parlano evocando il ragionamento e tutti i poteri della mente che si esteriorizzano nella vita dell’uomo. La lettera ebrea impressa nell’angolo è Daleth, che significa porta, mezzo di entrata o uscita, passaggio verso l’esterno.
L’Inconscio riceve l’impulso-seme delle osservazioni effettuate durante periodi di concentrazione prolungati, quindi si mette in moto rielaborando tali impulsi, fino alla generazione di nuove idee e immagini mentali, che altro non sono se non modelli delle condizioni fisiche del nostro ambiente circostante; difatti, se gli oggetti mentali hanno una realtà definita come quelli fisici, e questo lo abbiamo dato come premessa, l’immaginazione creativa è quel processo interno di disposizione e sviluppo di immagini che produce manifestazioni esterne di condizioni fisiche che corrispondono ai modelli mentali. Se si vogliono cambiare le condizioni esterne si devono cambiare i modelli mentali, questo è il semplice quanto grande segreto del dominio occulto della propria realtà. Oggi viviamo in un mondo di prodotti autoconfezionati, di immagini preconcette, tv, pubblicità, radio, siamo bombardati continuamente ed incessantemente, pertanto diventa fortemente necessario imparare a rafforzare la propria immaginazione creativa, la visualizzazione di obiettivi propri, senza accettare tutto quello che ci viene imboccato senza accorgercene. In contrasto con la Gran Sacerdotessa, che è fredda e virginale, l’Imperatrice è calda e carnale; la lettera Daleth è associata a Venere e al colore verde, che è la miscela di giallo e blu, i colori del Mago e della Gran Sacerdotessa. I capelli sono gialli e simbolizzano l’energia radiante, la corona è di mirto, pianta sacra a Venere, e sulla testa ha una corona di 12 stelle a sei punte che richiama i pianeti posti sulla cinta del Matto; ha una luna sotto i piedi per simbolizzare che alla base della sua attività vi è il potere simbolizzato dalla Gran Sacerdotessa. Sul vestito ha una cintura di oro con un triangolo rosso, che rappresenta la lettera greca Delta, che corrisponde a Daleth, e sostiene un cetro sormontato da un globo e da una croce, simbolo di dominio, unione del maschile e femminile, negativo e positivo, yin e yang. Lo scudo è di rame, metallo sacro a Venere. Il banco deve è seduta è di pietra ed è riccamente ornato in contrasto con il cubo semplice della Gran Sacerdotessa; il grano in primo piano è maturo e rappresenta la fine del ciclo di sviluppo, dove le forme-seme sono moltiplicate e producono nuove idee e nuove immagini. Il torrente proviene dal mantello della Gran Sacerdotessa e rende fertile il campo di grano. Lo rose rosse sono 5 e rappresentano i 5 sensi, le perle della collana sono 7 e richiamano i 7 centri di potere o 7 chakra indiani. Sono posti in ordine e poggiano sul il collo, il punto a cui corrisponde il 2 chakra, o centro di Venere. Un simbolo di grande importanza è il grano in primo piano, a rappresentare la fine un ciclo, un ciclo iniziato con l’azione del Mago, con l’osservazione attenta e concentrata, e proseguito con l’azione della Gran Sacerdotessa, con l’immagazzinamento delle immagini osservate in modo corretto.
Questo ciclo continua con l’Imperatrice, che crea, partorisce, porta una nuova nascita; l’interpretazione della lama, da effettuarsi sempre relazionandola con le altre che la accompagnano, dovrà avere bene presente il simbolismo rappresentato dal grano, e quindi la nascita di nuovi progetti, l’evoluzione, lo sviluppo, la conoscenza rivelata. “L’immaginazione creativa è il punto dove il potere che opera nell’inconscio può essere controllato e il punto dove i pensieri prendono forme definite in immagini mentali.” Una frase come “tutto è buono” non è una immagine mentale; una frase come “voglio essere felice” non è un’immagine definita; “voglio ottenere esattamente questo per poter essere felice”, questa è una definizione chiara e dettagliata. Per dominare l’inconscio bisogna usare i quattro elementi che si trovano sul tavolo del Mago, volontà , immaginazione, azione e incorporazione fisica. Sappiamo che il modo migliore per suggestionare l’inconscio è dargli insinuazioni, suggestioni indirette, e che si condiziona molto più poderosamente con le immagini mentali elaborate. Per questo bisogna essere specifici con le immagini e i quadri mentali elaborati, fin nei minimi dettagli, creare un quadro ed ESSERE nel quadro, sentire odori, vedere i colori , avere la capacità di sviluppare poteri sensibili, ma soprattutto avere la capacità di controllarli.
L’immagine creativa è quella parte dell’espressione del Potere Universale chiamata Principio Materno. L’Imperatrice è una sposa, ed è incinta, il ventre della vita, la porta da cui provengono tutte le cose, e infatti la prossima lama sarà il suo sposo, l’Imperatore. Attenzione però, non è sufficiente dire “da oggi voglio evocare solo pensieri positivi”, e concentrarsi attentamente solo su quelli, perchè la durezza del pensiero verrà percepita come timore di non realizzare quello previsto, e l’inconscio opererà esattamente al contrario: percepirà la resistenza e recepirà immagini confuse.
Viceversa, riconoscendo quello che accade nelle nostre anime e osservando i processi inconsci, si sviluppa la maggiore capacità di sostenere pensieri positivi. Il saggio è colui che sostiene la immagine appropriata; facciamo un esempio: pensiamo a noi stessi, ognuno ha una immagine di se stesso, che nella maggior parte delle volte non è fedele a quello che si è realmente, ad esempio nessuno di noi ha il coraggio di dire che è bello e bravo, anche se lo pensiamo, si ha timore dell’opinione altrui, di essere derisi. E così non ci riconosciamo i nostri pregi. Cambiamo l’immagine che abbiamo di noi stessi e con essa cambierà la nostra personalità. Del resto la vera bellezza risiede negli occhi di chi contempla; quando pensiamo che una cosa è bella per come appare, beh , questa è la maggiore illusione. La bellezza dipende esclusivamente dalla nostra risposta a ciò che si osserva, proviene dalla nostra risposta di fronte a un albero, un fiore, una persona; non risiede DENTRO l’albero, il fiore, la persona. È la nostra immaginazione creativa all’opera che ci proporziona l’esperienza della bellezza, non abbiamo bisogno di cambiare la forma del nostro corpo o del nostro viso, la bellezza è quello che noi concepiamo, è come noi la vediamo. Usiamo l’immaginazione creativa e ci vedremo differenti, noi siamo creazione ed espressione del potere di Energia Universale, dell’IO Supremo, della Volontà Divina. Smettiamo di guardarci con durezza, siamo indulgenti. Qualunque tipo di sofferenza abbiamo avuto nella nostra vita, ci è stata data per aiutarci a crescere, per approfondire e migliorare la nostra capacità di amare, per evolverci. Noi SIAMO quello che pensiamo di essere, non siamo solo corpo, siamo l’ambiente che ci circonda, siamo i nostri pensieri. Un artista è solo una persona capace di vedere l’ambiente circostante in modo diverso rispetto ad un’ altra , un contadino percepirà le luci , le sfumature, i colori in maniera diversa, e lo rappresenterà così come LUI lo percepisce. L’interpretazione della lama n. tre riguarderà, quindi, principalmente l’evoluzione di nuovi concetti, intenzioni, modelli correttamente coltivati che derivano da una esatta valutazione delle condizioni esterne. Questa lama ci apre all’immaginazione creativa, ovvero la fecondità di immagini, il vulcano di idee, il partorire progetti, il mettere in moto quella visualizzazione che porta alla realizzazione dell’obiettivo prefisso. Sempre che segua un ordine stabilito e non confuso. Ma è per questo che è la sposa dell’Imperatore che andremo ad interpretare di seguito.