The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Lama n° 4 - L'Imperatore



A cura di Sole

LAMA N° 4 - L'IMPERATORE

L’Imperatore, come indica il nome stesso, è il complemento e lo sposo dell’Imperatrice, rappresentata nella lama n. tre. La parola chiave di questa lama è: ORDINE, e fa riferimento alla attività classificatoria, indotta dalla risposta dell’Inconscio alle impressioni originate a livello cosciente: questa attività di classificazione è la Ragione. Le immagini mentali sono utili solo se ordinate e classificate, quando non sono sistemate siamo creature in preda alle nostre emozioni e desideri, sognatori incapaci di affrontare adeguatamente i problemi che la vita ci prospetta. I problemi non sono un male di per sè, sono doni che ci vengono dati, e tutti i problemi nascondono un principio che, quando compreso, può portare alla creazione di esperienze utili e positive. La ragione è ciò che aiuta a scoprire i principi occulti dei problemi, ci rende capaci di farvi fronte con equità e così trasformare in bene il male apparente. Il sostantivo "imperatore" significa colui che stabilisce l’ordine, e l’autorità dell’Imperatore si esercita innanzitutto sull’Imperatrice, sua moglie. D’altro canto la sua supremazia dipende dalla maternità della moglie, senza che essa tragga nuove forme ad esistenza, senza una corrente di immagini indefinite, lui non avrebbe nulla su cui governare. La lettera associata alla lama è Heh: finestra. Una finestra permette l’entrata della luce, permette la visibilità, l’introspezione, per questo il senso associato alla lama n. quattro è la vista. La vista è associata alla risoluzione dei problemi, quando abbiamo un problema e troviamo la soluzione diciamo “la vedo!”.
In ebraico la lettera Heh è un articolo definitivo, come il, lo, la, e la ragione definisce, nomina una cosa, particolarizza, dettaglia. Le nostre definizioni personali di quelli che consideriamo nostri successi o insuccessi hanno una grande influenza suggestiva sul nostro inconscio. Il segno zodiacale associato è l’Ariete, dominato dal pianeta Marte, pianeta della guerra e dei conflitti, ma anche protettore contro gli attacchi nemici. La sedia dell’Imperatore è la stessa della Gran Sacerdotessa, un cubo, simbolo di ordine, regolarità e verità, con tutti i lati uguali, con le facce quadrate, corrispondenti al numero quattro. Inoltre un cubo è limitato da dodici linee, otto punte e sei facce, la somma di 12+8+6 è 26, che corrisponde al valore numerale del nome divino di Je-ho-vah. La testa dell’ariete sopra i lati del cubo e sopra l’armatura dell’Imperatore, oltre a collegarsi al segno astrologico, denota il dio Indiano Agni, Dio del fuoco, e nel libro Hindù Tattva, Agni rappresenta il principio sottile della vista.
Osservando la lama notiamo che la parte superiore della figura dell’Imperatore è un triangolo rappresentato dall’incrocio testa-petto-braccia, mentre le gambe formano una croce (numero quattro) e questo ci da un’altra insinuazione della combinazione dei poteri maschili e femminili, Imperatore e Imperatrice. Il potere dell’Imperatore si realizza così solo attraverso il controllo e la regolazione delle immagini mentali generate dall’Imperatrice. L’elmo è ornato da dodici punti triangolari, dei quali sei sono visibili, sono analoghe alle stelle sulla corona dell’Imperatrice e alla cinta del Matto; i colori oro e rosso sono i colori di Marte e del Sole. Il globo e la croce richiamano quelli dell’Imperatrice, ma in questa lama sono rossi, colore della lettera Heh e di Marte. La T invertita sul globo corrisponde a Tav è associato al pianeta Saturno.
Saturno è un simbolo astrologico di restrizione, pertanto la croce invertita sul globo del dominio, suggerisce che il governo e l’autorità dell’Imperatore si esprimono nell'abilità dell’invertire le situazioni che sembrano limitare la nostra libertà. Questa inversione delle condizioni restrittive è precisamente quello che si realizza attraverso l’uso corretto della “Intelligenza Costruttiva”, potere simbolizzato dalla lama n. quattro; uso corretto che consiste in una visione superiore della realtà, una visione basata sull'osservazione attenta della situazione nel piano fisico. La comprensione del principio operante nella successione degli eventi naturali fa in modo che la partecipazione del fattore personale dell’uomo, attraverso l’analisi cosciente e reale del mondo circostante, porti le modificazioni sperate, producendo nuove forme e manifestando nuove condizioni. In questo modo l’uomo fa si che la legge che affonda un pezzo di ferro è la stessa che fa galleggiare una nave. Vedendo le cose come sono veramente, e non come appaiono, la Ragione inverte tutte le apparenze delle limitazioni che affliggono l’umanità. Normalmente quello che è logico per la Ragione non viene universalmente accettato dalla massa, basti pensare alle leggi “viste” da pochi e divulgate al popolo nel corso dei secoli, a partire da Newton ai fratelli Wright; per questo l’ Imperatore è rappresentato come un guerriero, ed è protetto dalla armatura della verità. L’armatura è di colore viola, la ragione che si veste con la Visione della Realtà unica. Le montagne nel fondo sono aride, in contrasto con la fertilità dell’Imperatrice, rappresentando la sterilità della mera intellettualità, senza applicazione pratica quotidiana, senza emozioni da ordinare.
Quando esercitiamo la vera ragione, quando facciamo una definizione, quando interpretiamo correttamente un'esperienza, stiamo impiegando il potere che definisce l’intero universo, il potere della Ragione. Se vogliamo godere della pace e dell’armonia esistente nell’universo anche nella nostra vita, dobbiamo dare i passi necessari per realizzarla. Bisogna stabilire ordine, innanzitutto nei pensieri, nelle parole, nelle AZIONI, essere precisi e sicuri. L’Imperatore guarda verso un fiume, che inizia dal manto della Gran Sacerdotessa, rende fertile in giardino dell’Imperatrice e arriva all’Imperatore. Quest’ultimo non avrebbe nulla da comandare se l’Imperatrice non fosse fertile, non avesse partorito immagini. Ma le immagini devono essere catalogate, classificate, ORDINATE. L'Imperatrice e l’Imperatore sono sullo stesso piano, a significare che il principio maschile e femminile operano egualmente nel mondo circostante e dentro di noi; indipendentemente se siamo uomini o donne la nostra capacità di ragionamento deriva dal principio maschile e la capacità emozionale deriva da quello femminile.
In ognuno di noi c’è una parte maschile e una femminile, yin e yang, e la relazione è paritetica, entrambi sono reggenti nelle loro sfere. La capacità di ragionare precede l’intuizione che arriva spontanea, e che valuteremo appunto nella prossima lama.
Che significa ragionare correttamente? Significa avere la capacità di valutare correttamente le informazioni ricevute dal mondo esterno, senza nessun autoinganno, senza vedere solo quello che vogliamo. La vista è la funzione attribuita a questa lama, ma spesso non sappiamo come guardare e perciò non osserviamo; tuttavia la vera osservazione non è della vista, ma della nostra coscienza, gli occhi sono solo uno strumento, è la coscienza che interpreta le immagini ricevute. Quando ci avviciniamo ad un oggetto questo sembra ingrandirsi ma in realtà noi sappiamo che è sempre della stessa misura. Dobbiamo sviluppare la capacità di osservare le cose per come SONO realmente, e per questo dobbiamo indossare l’armatura dell’Imperatore, per non farci ingannare dalla realtà apparente, perché solo allora non avremo più disillusioni e disincanti. La maggiore illusione è accettare come verità assoluta tutto ciò che “vedono” i nostri occhi, dobbiamo interpretare la visione, guardare le cose in modo speciale e così avere una percezione interiore della realtà. Solo se siamo obiettivi sviluppiamo relazioni soddisfacenti e smettiamo di illuderci continuamente. Quando guardiamo al di là della superficie eleviamo i nostri cuori, quando osserviamo i dettagli, quando vediamo l’animo di chi incontriamo, rimaniamo meravigliati da quanto vario è il mondo, e quante cose si possono apprendere. Vedere i colori, percepire i sapori, annusare gli odori, soffermarsi sul miracolo della vita che nasce. Immaginare di essere l’altra persona con cui si instaura una relazione, di qualunque genere, ci permette di ragionare meglio circa il suo comportamento, di comprenderlo. La capacità di ragionamento è il COSTRUTTORE della nostra realtà, rappresenta il modo in cui noi ci autovalutiamo e interpretiamo il nostro mondo. Per questo il colore associato a questa lama è il rosso brillante, colore associato a Marte e all’azione. L’interpretazione di questa lama è, dunque, la seguente: qualunque cosa che appare avversa realmente non lo è, bisogna solo avere la capacità di “vedere”. Ogni esperienza ci porta un insegnamento, e se non lo vediamo si ripresenta puntualmente fino a quando non apprendiamo la lezione. Se usiamo il ragionamento interpretiamo correttamente, e ricordiamoci che arriviamo ad essere quello che secondo la NOSTRA interpretazione è la nostra vita. Quando valutiamo la situazione che ci attanaglia, non limitiamoci alla forma nella quale si presenta, alla percezione immediata che deriva dai sensi, osserviamo i dettagli, analizziamola, percepiamo le sfumature e solo allora saremo in grado di vedere non solo l’aspetto materiale ma anche quello psichico, sottile, spirituale. Prima di decidere, prima di dare qualunque definizione, bisogna sempre stabilire un ordine fra le immagini che si presentano al nostro inconscio, stabilire le priorità, e così essere onesti e precisi nei pensieri e nelle azioni. Perché solo in questo modo si potrà comprendere quale il problema che non ci fa avanzare verso la meta eletta.