The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Giappone - Hina Matsuri

Hina Matsuri

Il tre di marzo (terzo giorno del terzo mese) è il giorno della festività Hina (Hinamatsuri), la festa delle bambine. È un giorno per pregare per una buona crescita e tanta felicità alle giovani ragazze. Il giorno viene chiamato anche "Momo no sekku" (festa dei peschi) riferendosi alla stagione della fioritura dei peschi seguendo il vecchio calendario lunare. Molte famiglie giapponesi con bambine in casa usano mettere in mostra delle speciali bambole chiamate "hina" (Hinaningyou). Solitamente disposte su cinque o sette piani (hinadan) coperti da un tappetino rosso chiamato Mousen, queste vedono in cima le bambole che raffigurano l'imperatore "Dairi" e l'imperatrice "Hina". Ai loro lati si trovano due lampade chiamate bonbori. L'usanza di disporre le bambole cominciò durante il periodo Heian e originariamente si pensava che possedessero la forza di fermare i cattivi spiriti.
Il Himamatsuri prende le sue origini da un'antica usanza giapponese chiamata hina-nagashi (bambola galleggiante) in cui bambole di paglia venivano messe su una barca e lasciate nelle acque del fiume. Si pensava che le bambole, scendendo il fiume e arrivando al mare, portassero via con se problemi e cattivi spiriti. Questa usanza sembra aver avuto origine a sua volta da un'usanza cinese in cui i propri peccati e la sfortuna venivano trasferiti alle bambole che venivano poi abbandonate nel fiume.
Il Shimogano jinja (che fa parte del tempio Kamo assieme al Kamigamo- jinja) a Kyoto celebra il "Nagashi-bina" (oppure "hina-okuri") facendo galleggiare queste bambole nei fiumi Kamo e Takano e pregando per la sicurezza dei bambini. Al giorno d'oggi le barche vengono riportate indietro non appena gli spettatori se ne sono andati per evitare che le bambole finiscano nelle reti dei pescatori. Le bambole vengono poi bruciate al tempio.
Al giorno d'oggi le bambole sono vestite con gli antichi vestiti di corte. Il costume dell'imperatrice è chiamato "Juuni-hitoe" (abito a 12 strati). Il juuni-hitoe viene tuttora usato durante le cerimonie di matrimonio della famiglia imperiale. L'attuale principessa Masako usò il juuni-hitoe al matrimonio con il principe ereditario nel 1993. Vestendo il juuni-hitoe i capelli vengono pettinati all'indietro nello stile suberakashi e un ventaglio fatto con cipresso giapponese viene tenuto tra le mani. Come visto dagli esempi sopra, un set di bambole può essere veramente caro. Ho visto le bambole delle foto ai grandi magazzini di Takashimaya. Al giorno d'oggi i nonni o i genitori comprano un set alla propria bambina per il suo primo Hinamatsuri (hatsu-zekku) ma siccome molti giapponesi abitano in appartamenti veramente piccoli, una versione con la sola coppia imperiale è maggiormente popolare tra la gente. La superstizione dice che se le bambole non vengono messe da parte subito dopo il tre marzo, la bambina si sposerà tardi.
La bevanda tradizionale è il amazake, un tipo di sake dolce e non alcolico derivato dal riso fermentato. Usato viene anche l'arare, dei cracker saporiti con salsa di soia. I Hishimochi (quelli offerti alle bambole raffiguranti i due ministri di corte) sono dei dolci speciali per il Hinamatsuri costituiti da tre strati colorati di mochi (verde in fondo, bianco al centro e rosa in cima). Alcuni affermano che il rosa (o rosso) significa l'allontanamento dei cattivi spiriti, il bianco sta per purezza e il verde per la buona salute. Altri invece affermano che i colori raffigurano uno scenario primaverile quando l'erba verde comincia a crescere sotto la neve mentre i fiori rosa dei peschi cominciano a fiorire.

 



Non poteva mancare una canzone per la festa delle bambole. Questa si chiama "Ureshii Himamatsuri" (felice Himamatsuri) di cui riporto la prima strofa:

Facciamo luce con le lampade
Facciamo fiorire i fiori di pesco
I cinque musicisti di corte suonano il flauto e il tamburo
Oggi è una bella Hinamatsuri.

Su Youtube.com trovate la canzone Ureshi Hinamatsuri, veramente molto orecchiabile

Il piano sottostante è riservato a tre cortigiane (sannin-kanjyo) seguite, un piano sotto, da cinque musicisti (gonin-bayashi) che suonano strumenti antichi.
Due ministri di corte (Udaijin e Sadaijin) sono situati nel piano di sotto. Quello alla destra, Sadaijin (sinistra vedendo dalla parte dell'imperatore) è più anziano in quanto la sinistra veniva considerata superiore dalla corte imperiale. Sadaijin viene raffigurato con una lunga barba. A questi vengono offerti dei "Hishimochi" (vedi sotto).
Infine vediamo i tre servi "Shi-Cho" situati sul piano più basso (nel caso di cinque piani). Sulla sinistra viene messa una pianta ornamentale chiamata "Ukon-no-Tachibana" (un alberello di mandaranci). Ukon significa la parte destra perché guardando da Dairi e Hina si trova sulla destra. Sulla destra invece una pianta ornamentale chiamata "Sakon-no-Sakura" (albero di ciliegio che però può essere sostituito con un albero di pesche). Sakon significa sinistra per la stessa ragione descritta prima.
Vengono infine anche posizionati piccoli oggetti di uso giornaliero usati dall'aristocrazia del periodo Heian come ad esempio uno specchio, cesto del cucito, oggetti per la cerimonia del tè (Sadou), un carretto chiamato Gissha. Le bambole sono ovviamente tutte vestite in abiti di corte del periodo Heian (794-1192)
Le famiglie più tradizionaliste conservano da generazioni la propria collezione di bambole. Nel mese di febbraio si tengono delle mostre- mercato, dove è possibile comprare pezzi antichi e moderni, che condividono la stessa pregiata fattura artigianale. Versioni più a buon mercato le si può trovare nei grandi magazzini.
La disposizione della rappresentazione e la dimensione delle bambole può variare, ma lo schema di base è fisso. Su una gradinata con sette ripiani, ricoperti di panno rosso, abbiamo in alto l'imperatore (Odairi-sama) e l'imperatrice (Ohime-sama) in costumi antichi da cerimonia, seduti e con i volti rivolti verso l'osservatore. Alle loro spalle due paraventi dorati in miniatura ed ai fianchi due lanterne a stelo. Sui ripiani inferiori sta la corte, le dame di compagnia, i servitori, ma anche decorazioni floreali, mobili e preziosi oggetti d'uso domestico. Le bambole devono essere solo guardate, mai toccate.
Le bambole sono esposte solo quando vi siano in casa figlie femmine in giovane età. Precedentemente, la festività cadeva a primavera inoltrata, la stagione più consona per delle giovani che stanno sbocciando. Per i figli maschi c'è la festa speculare del cinque maggio. Stranamente, quest'ultima è festa nazionale, mentre hina matsuri no.
Queste rappresentazioni servono ad esaltare i tradizionali ruoli dei due sessi all'interno della famiglia. Il decoro della società feudale è stato scelto per il suo impatto coreografico sulle menti delle giovani che, una volta adulte, lo dovranno riprodurre. Per prima cosa, sposandosi.
E le bambole fanno la loro parte. Esse vengono messe in mostra anche un mese prima della festa, per gioire a lungo della loro bellezza. Ma, passata la festa, vengono subito messe via; guarda caso, la parola katazukeru (mettere via), se scritta con kanji diversi, significa sposarsi. La fretta con cui vengono riposte è una preghiera per un matrimonio non troppo in là nel tempo.
Il giorno della festa si mangia anche qualcosa di speciale, l'hamaguri, un mollusco bivalve che viene arrostito nella sua conchiglia e la cui forma rappresenta l'unità indissolubile della coppia e in particolare la fedeltà, qualità fondamentale della donna. In genere, si beve del sake dolce. Anche alle bambole viene offerto del cibo, dolci di riso (hishimochi) di colore rosa, bianco e verde e palline di riso essiccato (hina arare).