The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Onice



A cura di Proue
 

Onice
 

Onyks, in greco, significa unghia, ed appartengono alla famiglia degli onici tutti i calcedoni in cui è presente uno strato di base nero ed uno superficiale biancastro (spesso anche grigio o incolore), che conferisce al cristallo l’aspetto appunto di un’unghia. In base all’alternarsi dei colori nella pietra sono state classificate l’onice calcedonio (zone nere alternate con zone grigie, blu e bianche) e il sardonice (con zone brune e zone bianche). Pustroppo spesso la colorazione è risultato di un trattamento, come per esempio la cottura in zucchero o miele e poi il fissaggio della tonalità ottenuta in acido solforico.

Secondo una leggenda, l'onice ha avuto origine da un 'unghia della Dea Venere spezzata da una freccia di Cupido, quando le Parche trasformarono i frammenti di unghia in pietra, per evitare la distruzione di una parte del corpo della Dea.

Secondo alcune tribù africane, l'Universo è sorto dalla grande esplosione di un minuscolo Onice. Tutto era addormentato al suo interno ed esplodendo, diede origine al mondo della manifestazione.
Per altre tribù poi, l'Onice era il "Sepolcro Sacro", associato al grembo della Terra, dove era allocato il mondo dei morti. Queste tribù assicuravano che quando qualcuno moriva, veniva portato all'interno da in immenso Onice, sotto la terra. Per questa ragione, per loro, questa pietra era collegata al culto dei morti. Nei giorni sacri, quando volevano parlare con loro, organizzavano cerimonie intorno a enormi pietre nere di onice. Cantavano, ballavano e invocavano i morti all'interno della pietra. L'Onice era anticamente anche molto usata nei riti di fertilità e per incrementare le energie fisiche e sessuali. Forse per via del collegamento della pietra alla leggenda di Venere. A metà dell’Ottocento invece, forse per un ritorno inconsapevole alle antiche tradizioni, l’onice cominciò ad essere impiegata per creare “gioielli da lutto” e ,se più chiari e con più parti bianche, “da mezzo lutto”, anche per questo, a partire da quell’epoca, è stata associata al pianto ed alla malinconia.
Tra le Pietre Nere è quella di maggior simbolismo. Il suo colore nero assorbe tutto il resto nel suo abisso di oscurità, così come lo spazio senza sole o senza stelle, concentra ed emana il potere dell'Unità di tutte le altre pietre e dell'Assoluto

In campo terapeutico l’onice a quanto pare, si è rivelata un buon rimendio per svariati problemi ma tra tutti, la perdita dei capelli e le malattie che affliggono la pelle. Massaggiare il cuoio capelluto con la pietra di onice compiendo movimenti circolari, può essere un rimedio molto efficace per combattere la caduta soprattutto se è dovuta allo stress. Una pietra sotto il cuscino potrebbe migliorare l'udito a chi inizia a soffrire di questo disturbo. Rafforza le unghie e i denti, aiuta a rimarginare le piaghe e le ferite. Inoltre l'abbinamento onice - tormalina pare sia un ottimo rimedio da utilizzare insieme alle terapie antitumorali, in quanto rinforza il sistema immunitario. Per questi utilizzi il cristallo deve essere portato a lungo con sè, in quanto la sua azione si manifesta solo lentamente.

In ambito esoterico l’Onice è ottimo contro le energie negative. Aiuta accettare tutto ciò che la vita offre nel bene o nel male, specialmente se è usata assieme ad una pietra bianca. Con pazienza l'onice ci insegna a gioire delle piccole soddisfazioni e a vedere anche ciò che c'è di negativo, come un insegnamento. Indicato agli sportivi in quanto favorisce successo nelle competizioni, in quanto spinge a perseguire incessantemente il proprio obiettivo. Favorisce l'autocontrollo ed il senso di responsabilità. Stimola il pensiero analitico e logico, migliora la concentrazione. È un amuleto contro le negatività, allontana le disgrazie, i contrasti che arrecano disarmonia. Aiuta a ritrovare la pace ed elimina i contrasti familiari dando gioie intense.
L'Onice è una pietra porosa e assorbente. Questa è la sua trappola: la pietra attrae magneticamente le energie negative, le assorbe e le dissolve nell'abisso dell'oscurità. Così come un pozzo senza fondo, le forze malefiche, nel penetrare nell'onice, si immergono nel vuoto del nulla e sono dissolte da questa pietra. Se colui che porta l'onice è vittima di cattivi pensieri da parte di altre persone, con l'Onice si troverà protetto. Non sarà raggiunto da tali pensieri negativi, perché sarà l'Onice ad assorbirli e ad annullarli.

UTILIZZO DELL’ONICE NEI RITUALI

Quando è in contatto con una persona. L'Onice gli purifica l'aura. Assorbe e annulla le vibrazioni negative che tendono ad impregnare l'aura umana. Per questo è fondamentale portare con noi un'Onice quando dobbiamo entrare in contatto con persone o ambienti negativi. Soprattutto in questi periodi, con l’arrivo di Samhein e del pieno inverno, è possibile che le influenze negative di persone e situazioni arrivino più forti del previsto. Per preparare il cristallo e svegliare tutto il suo potere “assorbente” possiamo agire in notte di esbat approntando un piccolo altare all’aperto e con l’aiuto di acqua e fumo di incenso all’interno di un cerchio purificare e svuotare la pietra di ogni residuo di mani estranee e di utilizzi passati. Visualizzare l’acqua sul cui fondo di depisita materiale scuro e il fumo che entra nel cristallo e esce più carico, denso, di tutti gli elementi che allontaneremo dalla pietra.

Se lasciamo la pietra a casa negli angoli delle stanze o sotto i divani, l'Onice si incaricherà di purificare la casa, impedendo che le impurità astrali si accumulino, sia dopo la visita di una persona negativa, sia per causa dei nostri stessi pensieri, se non sono positivi. Se si colloca sotto il letto dove dormiamo, ci libererà dagli incubi.
Come pietra di potere l'Onice si comporta da buon amico con tutti quelli che le si avvicinano con buone intenzioni. L'Onice proteggerà colui che la porta, purificherà la sua aura e lo aiuterà a liberarsi dal male. A volte la pietra può arrivare ad esser sovraccarica, quando questo succede, la pietra avvisa il suo possessore sotto forma di intuizioni, sogni e visioni inaspettate.
In tal caso conviene toglierla di dosso e premunirsi di lasciarla un po’ di tempo nello scorrere di acque dolci correnti (fiumi, piccoli ruscelli) o riporla in una ciotolina di legno o ceramica e cambiare ogni ora l’acqua. Ma, personalmente, sono contraria a riutilizzare il cristallo dopo un intero inverno di intensa attività energetica. Quando sentiamo che la pietra è carica ed esausta, riportiamola alla Terra, sarà il nostro piò gradito ringraziamento.