The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Peyotl (Lophophora williamsii)



A cura di Lyrio Baelfire

PEYOTL

Nome scientifico: Lophophora williamsii Cult.
Sinonimi: Anhalonium levinii Henning; Echinocactus williamsii Lem.
Nome comune: (IN VARIE LINGUE E/O DIALETTI): Peyote, Peyote (eng), Peyotl (esp), Pellote (deu)..
Famiglia: Cactaceae
Descrizione Botanica: Piccola cactacea con fusto globoso, carnoso, non spinoso, che raggiunge al massimo 20cm di altezza e 5-10 di diametro.
Il fusto è suddiviso in costole sporgenti di numero variabile, solitamente cinque, suddivise a loro volta in tubercoli che portano all'apice un fiore solitario rosa, bianco o giallo oppure una lanuggine molto evidente. Come la maggior parte delle cactacee possiede radici grandi e profonde.
Habitat: Diffusa nelle zone desertiche dal nord del Messico al Texas.
Fioritura: Estate.
Parte utilizzata: Fusto, tagliato a fette ed essiccato (bottoni di méscal), utilizzato esclusivamente dalle popolazioni locali nel corso di cerimonie religiose.
Raccolta: Tutto l'anno.
Principio attivo principale: Mescalina, ma anche dopamina, analamina, pellotina. Alcaloide allucinogeno, con effetti simili all'LSD, seppure sia quattromila volte più debole. Si ha una percezione distorta delle forme, un'intensificazione dei colori, allucinazioni visive ed uditive. Inizia a manifestare i suoi effetti 45-120 minuti dopo l'assunzione, a seconda della quantità ingerita. Si manifesta con nausea e vomito, sintomi che scompaiono in un'ora seguiti da una grande salivazione accompagnata da affievolimento di fame, sete e stanchezza. Successivamente compaiono le visioni caleidoscopiche, poliedriche e non esprimibili con sicurezza. A seconda della quantità e della purezza della sostanza, le visioni possono durare anche 24 ore. Sono stati registrati casi di empatia verso persone, piante ed animali, difficoltà di espressione, maggiore profondità di pensiero, ma anche depressione e delirio momentanei. Come tutti gli allucinogeni, la mescalina non crea dipendenza chimica né sono noti sintomi di astinenza, tuttavia la dipendenza psicologica può manifestarsi nei soggetti predisposti.
Curiosità: Il Peyotl è ormai entrato nell'immaginario collettivo grazie ai libri di Aldous Huxley “Le porte della percezione” e “Inferno e Paradiso”, i libri di Carlos Castaneda che narrano del suo percorso spirituale sciamanico. Il nome Peyotl, in lingua nahuatl significa “bozzolo del baco da seta”, riferito alla caratteristica della pianta di ricoperta da una lieve peluria bianca al centro, cosa che ha ispirato anche il suo nome scientifico, Lophophora: “portatrice di ciuffo”.
L'utilizzo come pianta sacra, in Messico, collegato a molti rituali sciamanici e ritenuta droga divinatoria, spinse la Chiesa locale a condannare tale pratica. Gli spagnoli riuscirono a soffocare l'uso del “bottone magico” nell'ex impero degli Aztechi, ma sopravvive ancora fra alcune tribù degli Huichol, dei Cora, degli Yaqui e dei Tarahumare, le cui cerimonie religiose non dovrebbero essere dissimili da quelle dell'America precolombiana. I miti nati all'interno di queste tribù narrano che il Peyotl sia nato dalla fronte di un daino, mentre la bevanda di cui gli dei si inebriarono la prima volta, fu estratta dalle corna dell'animale. Il daino è molto spesso associato alla pianta, sia come animale che come soprannome di divinità o eroe. Il fatto di assimilare il Peyotl prima ad un animale, la cui carne serviva a sfamare i membri della tribù e successivamente a qualsiasi cosa potesse garantire la sopravvivenza della popolazione, lo eleva alla pari del mais, il vegetale più importante per gli indios, discendente anch'esso dal daino. Le cerimonie legate al Peyotl sono pregne di significato simbolico, a cominciare dalla “caccia al daino”, ossia la ricerca rituale del cactus a Puerta de Cerda: i cacciatori iniziano la ricerca consumando solo ed esclusivamente Peyotl per tutta la durata del viaggio, fino ad avvistare la prima pianta; vengono scoccate due frecce nella sua direzione in modo che si incrocino conficcandosi nel terreno, poi ciascun pellegrino raccoglie cinque “bottoni magici” lasciando in cambio delle offerte con la preghiera che la pianta non li renda pazzi. Tornati al villaggio partono i festeggiamenti, il primo nella tupika, la “casa delle riunioni” dove i pellegrini cantano le lodi del “bisavolo coda di daino” e di tutti gli dei che intrapresero la ricerca; il giorno dopo si festeggia in onore del sole. Dopo la guerra di Secessione i contatti tra gli Indios messicani e quelli degli Stati Uniti si intensificarono, diffondendo il culto anche al nord; nacquero chiese sincretistiche, come la Native American Church (1918) e la Peyotl Church of Christ (1923) nelle quali il consumo del cactus è diventato il sacramento principale. I mescal bottoms hanno sostituito le ostie e l'acqua in cui li si immerge può essere usata per impartire il battesimo poiché la pianta è assimilata allo Spirito Santo, altro collegamento con il fuoco.
Molti Indios sostengono che il Peyotl sia una strada difficile, ed hanno ragione: il sapore è terribile e provoca nelle prime fasi un'intossicazione acuta dovuta ai suoi quaranta e più alcaloidi diversi.
Usi Magici: È una pianta con effetti allucinogeni e non deve MAI essere ingerita. L'uso di questa pianta è illegale in Italia. Gli usi magici si limitano al confezionamento di sacchettini magici o usata tal quale. Anche se alcune fonti lo riportano, sconsiglio l'uso delle foglie e dei fiori in unguenti, oli o incensi.
Simbolo indiscusso del fuoco e del sole, associato all'abbondanza, può essere usato per i rituali di prosperità e in onore degli dei solari. Può essere inserito nella “borsa di medicina” quando ci si accinge a compiere un viaggio sciamanico.

Bibliografia:
Fonti cartacee:
Cattabiani A. (1996): Florario. Miti, leggende e simboli di fiori e piante, Mondadori Editore, Milano.
Maugini E. Maleci Bini L. e Mariotti Lippi M. (2006): Manuale di Botanica Farmaceutica VIII Edizione; Piccin Nuova Libraria S.p.A., Padova.
Rangoni L. (2005): Il Grande Libro delle Piante Magiche; Xenia Edizioni, Milano.

Fonti elettroniche:
Erik Gotfredsen: Liber Herbarum II: Lophophora williamsii
http://www.liberherbarum.com/
[consultato: Ottobre 2010]
Luigi Rignanese: Botanica Sistematica
http://www.homolaicus.com
[consultato: Ottobre 2010]
A.A.V.V.: Peyotl – Wikipedia
http://www.wikipedia.org/wiki
[consultato: Ottobre 2010]