The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Rodocrosite



A cura di Proue
 

Rodocrosite
 

La Rodocrosite è un cristallo appartenente alla famiglia dei carbonati.
Il suo nome deriva dal greco ròdon, e significa rosa. Termine che ovviamente allude al colore intenso che spesso arriva al rosso carminio, nonostante la sua traslucidità.
La tinta infatti non è mai uniforme, sono presenti spesso venature bianche, agglomerati di colore o diverse sfumature in una pietra sola.
I principali giacimenti di questo cristallo si trovano in Perù, Sud Africa, Russia e Argentina. Proprio in quest’ultima località e precisamente a San Luis, questo minerale è stato estratto per la prima volta in una miniera d’argento del popolo Inca. Ecco perché ,spesso, questo cristallo, nelle sue sfumature rosse vive trasparenti, vene definito Rosa degli Incas.
Per quanto bello possa essere nel colore e nella consistenza, questo cristallo è molto delicato ed è soggetto a sfaldature perché ha una bassa durezza. Ecco perché la maggior parte del suo utilizzo è in gioielli incastonati e montati con gabbie molto spesse. Non manca però una famosa eccezione. Negli Anni Venti, la famosa casa Cartier ha creato delle originalissime quanto delicate borsette in rodocrosite.
Storicamente questa pietra è cara agli scrittori, ai musicisti e di tutti coloro che fanno dell’arte la propria fonte di sostentamento, perché è legata a Marte ed all’elemento Fuoco (creatività, manipolazione) ma ha in sé anche molti elementi tipici della Terra (conservazione, sostentamento).
In campo terapeutico la rodocrosite è utilizzata soprattutto per gli effetti cromatici intensi della sua tonalità rossa. Il cristallo viene infatti associato al cuore, anche in relazione all’amore profondo e sincero.
Ottima se usata a piccole dosi, per l’emicrania e si crede specifica per la sterilità e l’impotenza di origine psicosomatica perché la sua carica stimolerebbe, assieme alla fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità sessuali, anche l’attività collegata di ovaie e testicoli, e contrasterebbe persino i disturbi legati alla menopausa.
Inoltre la Rodocrosite rinforza il sistema immunitario ed influenza positivamente l'ipotiroidismo, il pancreas e la ghiandola pituitaria.
Sempre legato al suo colore rosso è il suo contributo alla circolazione sanguigna, all'attività renale ed alla corretta digestione. Infine come tutte le pietre rosso carico, stimola il metabolismo ed è un tonico generale per l’organismo.
A livello esoterico la rodocrosite è utilizzata per superare traumi emotivi, una sorta di terapia d’urto con una carica abbastanza forte che contrasta il trauma e la paura data da eventuali shock. Non deve essere utilizzata per periodi prolungati da persone dal carattere debole e passivo, in quanto potrebbe sconvolgere troppo e troppo in fretta i loro ritmi naturali.
Questo cristallo ha anche la capacità di passare oltre gli avvenimenti, abbandonando rimorsi, rimpianti o sensi di colpa.

UTILIZZO DELLA RODOCROSITE NEI RITUALI

Un rituale di sicuro successo quando si vuole utilizzare la rodocrosite vede il desiderio di lasciarsi alle spalle un avvenimento il cui ricordo ci turba e ci vieta di vivere con leggerezza i suoi frutti.
L’ottimo mix di autostima e di convinzione che ci sa infondere rende questa pietra la prediletta per tutti i rituali in cui chiediamo di assimilare, assorbire, metabolizzare un evento scomodo.
Può essere utile tenerla sull’altare mentre si prepara e si procede con un rito di Bando in Luna calante con l’aiuto di incenso di salvia e iperico (la tradizione vuole che quest’ultimo, detto anche erba di S. Giovanni, si raccolga proprio all’alba di questi giorni di Giugno).
Sarà possibile scrivere con dell’inchiostro creato a casa nostra con polvere di carboncino e la rugiada di San Giovanni, per esempio, un messaggio sull’evento che si vuole “esorcizzare” su un pezzetto di carta da far bruciare nel calderone assieme alla Rodocrosite, e poi, una volta raffreddata, si può tenere in vista per ricordarsi tutte le volte che si adocchia, che la cosa “è passata” e per assorbire da lei sempre maggiore convinzione e fiducia. O metterla sul comodino prima di dormire, in modo che ci aiuti a dimenticare l’accaduto oppure, insieme alla malachite, per individuare e sconfiggere le paure che questi eventi ci lasciano e trarne invece eventuali insegnamenti positivi.