The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Rodonite



A cura di Proue
 

Rodonite
 

L'avete mai vista la Rodonite?
È un pietra con cui non sono mai riuscita ad avere molta confidenza.
Mi ricorda il marmo sui pavimenti delle case patriarcali enormi di paese. Rosa carico con quelle venature scure, brune o nere al loro interno. Lucidabile fino a specchiare quasi, maestose e lattee
. La Rodonite fa parte del gruppo dei silicati di manganese e calcio, con spesso all'interno, come dicevamo, tracce di ferro magnesio e zinco. E poi da grezza la vedi lì. Un tocco unico che sembra muscolo caldo di uomo.
Il nome della pietra deriva dal greco. La radice di Rodonite è infatti Rhòdon ovvero "Rosa" (inteso come colore).
Sembra che storicamente la Rodonite sia conosciuta come la Pietra del Pronto Soccorso, perché sembra aiuti a recuperare i traumi da incidenti ed eviterebbe o rallenterebbe la formazione di cicatrici. Inoltre la leggenda racconta che intorno ai monti Urali la Rodonite sia la pietra preferita dalle aquile, che ne portano pezzetti nei primi nidi. Sempre entro i territori russi si è scoperto che le tombe di uomini potenti erano ingemmati con esemplari di Rodonite. Sembra che anche per le festività legate alla Pasqua i bimbi russi si regalino ovetti di Rodonite a vicenda come gesto di amicizia.
A livello terapeutico la Rodonite viene utilizzata per rafforzare l'organismo e per rallentare traumi, come anticipato, o rimarginare ferite senza brutte cicatrici. Essendo una pietra "piena" e ricordando un po' il sistema muscolare umano, probabilmente per questioni "simpatiche" è stata usata spesso come rafforzante dei vari sistemi biologici.
Dunque in caso di problemi con cuore e circolazione, ma anche per le vie respiratorie (poiché sembra contribuisca ad aumentare l'afflusso di ossigeno ai polmoni), la depurazione del fegato, per distendere il sistema nervoso.
In caso di incidenti o lunghe degenze, la Rodonite livella e bilancia nuovamente il sistema immunitario, e sembra produrre effetti positivi su infiammazioni alle articolazioni.

A livello esoterico facciamo notare, come immaginabile con un minimo di occhio, che la Rodonite è una delle pietre legate all'elemento Fuoco, forza archetipa, energia primordiale ed irruenta che dona la vita, ed insieme trasformazione, rimarginazione e conquista.
La Rodonite può aiutare ad aumentare il proprio carisma e, con esso, la propria retorica e capacità espressive. Sembra che lavori molto bene con chi conserva uno spirito altruistico e mecenate ma non sappia come esprimerlo per trasformare le nostre idee in un aiuto concreto sia per noi stessi che per chi amiamo.
Perfetta se usata in meditazione può lavorare in maniera intima anche senza essere portata ed esposta in pubblico.
Quando si parla del suo potere di risanare le ferite, si comprendono anche le ferite emozionali, quelle derivanti da dispiaceri o delusioni, stimolando il perdono dopo un lavoro di riconoscimento e metabolizzazione del dolore, della rabbia e della frustrazione.

RITUALE CON LA RODONITE

Uno dei doni che la Rodonite ci fa con più semplicità è quello del perdono.
Oggi non siamo abituati a perdonare, siamo troppo presi dal prendercela con chi ci ha fatto del male, o con noi stessi perché abbiamo lasciato che ce ne facessero, in un giro viziato di sensi di colpa e autocritica distruttiva.
La Rodonite può guidarci in un percorso di perdono verso sé e verso l'altro che sicuramente cambierà, in meglio, alcuni aspetti della nostra vita.
È possibile improntare un rituali, una volta tanto per noi stessi, per cercare e lavorare sul perdono per un dolore o un torto subito.
Basta procurarci un esemplare di Rodonite e della carta con qualche strumento per potervi scrivere su, dopo l'apertura del cerchio, con utilizzo di colori e incensi che più, secondo il nostro gusto, ci invitino alla calma e al rilassamento, cercare il contatto diretto con le energie della Rodonite.
Una volta che, centrati e radicati, riusciamo a percepire le energie della Rodonite è il momento di ritornare al dolore o alla delusione su cui vogliamo lavorare. Con coraggio e consapevolezza ritorniamo al nodo, esploriamo i gradi di dolore e di amarezza che questo ci ha lasciato, cerchiamo di entrare nel fondo di questo ammasso di sentimenti negativi e constatiamone la consistenza e la profondità.
Conosci il tuo nemico dicevano i nostri avi quando preparavano una battaglia. È quello che faremo in questo contesto. Ma, è importante, non cerchiamo di "analizzare" con il cervello i perché e gli eventuali motivi del gesto arrivatoci. Non è questo il momento di razionalizzare la cosa, lavoriamo con il cuore, non con la mente. Non cerchiamo di incolpare o giustificare la persona. Concentriamoci piuttosto sul fatto, sulle sensazioni che ha provocato, sulle eventuali conseguenze che ha scaturito. Teniamo la nostra Rodonite tra le mani aperte e lasciamola libera di rotolare nei nostri palmi, senza stringerla o racchiuderla.
Valutiamo gli sviluppi dell'atto. Tutto quello che arrivato dopo, per o anche grazie a quel singolo atto di scortesia nei nostri confronti.
Ed ora passiamo a rassegna le novità che ci ha eventualmente portato, le lezioni che ne abbiamo tratto, e le fasi che siamo riusciti a recuperare.
Insomma, a questo punto dopo aver sondato quanto il fuoco abbia "bruciato" su di noi, lasciamo che possa anche "trasformarci" e renderci nuovi conservando quello che di buono ne abbiamo guadagnato. Il tutto con il sostegno che la Rodonite ci porta.
Proprio lei, testimone delle argomentazioni pesanti e di quelle positive che ora porta con sé diventerà il memento di questo cambiamento, di questo "aver elaborato per passare oltre".
Non dobbiamo fare altro che cercare sostegno in lei, a portata di mano, ogni volta che la rabbia e la frustrazione al ricordo del danno subito hanno la meglio. La nostra Rodonite lavorerà per e con noi, e piano piano non avremo più bisogno di tenerla con noi. Quando arriverà il momento possiamo lasciarla in un prato, o in un bosco, o in un torrente, per ringraziarla di quanto ha fatto per noi oppure, se si è proprio un sacco coraggiosi, regalarla a chi ci ha fatto il torto per sancire, senza che lui/lei lo sappia, il nostro perdono una volta per tutte.