The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Rosmarino (Rosmarinus officinalis L.)

ROSMARINO

 

Nome scientifico: Rosmarinus officinalis L.

 

Nome comune (invarie lingue o dialetti): Rosmarino, rosemary (eng), incensier (eng), compass weed (eng), dew of the see (eng), romarin (fr), Rosmarin (deu), romero (esp).

 

Famiglia: Lamiaceae (ex. Labiatae).

 

Descrizione botanica: Pianta arbustiva sempreverde che può raggiungere anche i 3 metri d’altezza, con fusti legnosi che possono essere ascendenti, prostrati o eretti a seconda della varietà, molto ramificati. I rami giovani sono a sezione quadrangolare, caratteristica tipica della famiglia delle Lamiaceae. Le foglie sono di colore verde cupo, coriacee, lunghe 2-3cm e larghe 1-3mm, sessili, opposte, lineari, addensate numerosissime sui rametti. I fiori sono ermafroditi, bianchi o azzurro-magenta (raramente azzurro pallido), piccoli, sessili, riuniti in brevi grappoli all’ascella delle foglie fiorifere, con fioritura da marzo a ottobre; la forma è tipica della famiglia, zigomorfo, con calice campanulato e corolla bilabiata, con un leggero rigonfiamento in corrispondenza della fauce. I frutti sono tetracheni, con acheni liberi, oblunghi e lisci, di colore brunastro.

 

Habitat: Macchia mediterranea.

 

Distribuzione geografica: Mediterraneo.

 

Fiortura: primavera, autunno.

 

Parte utilizzata: Rami, foglie, fiori.

 

Raccolta: Tutto l’anno o in piena fioritura.

 

Principio attivo principale: Olio essenziale di composizione varia (principalmente eucaliptolo, borneolo, canfora e composti terpenici come il pinene).

 

Usi erboristici e/o culinari: Il rosmarino è ampiamente utilizzato in erboristeria, nella medicina tradizionale cinese, in aromaterapia e in cucina. Principalmente aromatico, stimola l’appetito e le funzioni digestive. Tonico per il sistema nervoso, il fegato e la cistifellea. Se macerato nel vino e applicato localmente è antireumatico, l’infuso è applicabile come irrigazione cicatrizzante o come tonico per la pelle. L’olio essenziale è eupeptico, antisettico e in aromaterapia stimola il SNC (eccitante).

 

Curiosità: Possiamo certamente affermare che il rosmarino sia una delle piante più famose e utilizzate nella medicina popolare e nelle pratiche magico-religiose di tutta Europa. Il suo nome latino, rosmarinus, lo apparenta al mare: deriverebbe infatti da ros, rugiada e maris, del mare (uno dei suoi nomi inglesi, infatti, è proprio «rugiada del mare». Altri etimologi sostengono che ros derivi da rhus, arbusto, sicché rosmarino significherebbe «arbusto del mare».

Uno dei suoi tanti nomi è «incensiere», poiché veniva usato nelle cerimonie religiose in luogo dell’incenso.

Per gli Egizi era simbolo di immortalità, i Romani invece incoronavano di rosmarino le statue dei Lari, i geni familiari della casa. Nel Nord Europa è associato spesso a riti funerari, un’estensione del concetto di immortalità.

Il simbolismo di immortalità ha ispirato una serie di credenze circa l’influsso benefico che questa pianta ha sulla psiche e sul corpo. Le foglie messe sotto il letto avrebbero la virtù di scacciare gli incubi, mentre si credeva che il profumo allontanasse gli effluvi che portavano le malattie.

Il suo profumo potenzierebbe anche la memoria, infatti si usava studiare tenendone sul tavolo un rametto o cingendosene le tempie. È usata come pianta di buon auspicio per le nozze perché simboleggia la virtù della Sincerità.

Il legno del rosmarino era il preferito per fabbricare amuleti, oggetti protettivi e persino cucchiai, che avrebbero impedito gli avvelenamenti.

Le virtù terapeutiche vere o presunte che sono state attribuite al rosmarino sono innumerevoli, tanto da renderlo a tutti gli effetti una panacea: un rimedio portentoso e famoso è l’aceto dei quattro ladri, una pozione contro la peste che permetteva ai briganti di saccheggiare le case degli appestati senza contrarre il morbo.

I balsami prodotti con il rosmarino sono efficaci contro i reumatismi. In tempi passati uno dei balsami più famosi per le contusioni e i dolori era il l’Unguento Nervino, con effetti analgesici grazie alla presenza di numerosi olii con effetti narcotici e sedativi.

 

Bibliografia:

 

Fonti cartacee:

 

Mauguni E., Malenci Bini L., Mariotti Lippi M. (2006): Manuale di Botanica Farmaceutica VIII Edizione, Piccin Nuova Libreria S.p.A., Padova.

 

Cattabiani A. (2010): Florario: miti, leggende e simboli di fiori e piante; Mondadori Editore S.p.A., Milano.

 

Fonti elettroniche:

 

Erik Gotfredsen: Liber Herbarum II

http://www.liberherbarum.net/

[Consultato: agosto 2018]

 

A.A.V.V. Rosmarinus officinalis – Wikipedia

https://it.wikipedia.org/wiki/Rosmarinus_officinalis  

[Consultato: marzo 2018]