The Reef & The Craft

Ero una piccola creatura nel cuore 
Prima di incontrarti, 
Niente entrava e usciva facilmente da me; 
Eppure quando hai pronunciato il mio nome 
Sono stata liberata, come il mondo. 
Non ho mai provato una così grande paura, perché ero senza limiti. 
Quando avevo conosciuto solo mura e sussurri. 
Stupidamente sono scappata da te; 
Ho cercato in ogni angolo un riparo. 
Mi sono nascosta in un bocciolo, ed è fiorito. 
Mi sono nascosta in una nuvola, e ha piovuto. 
Mi sono nascosta in un uomo, ed è morto. 
Restituendomi 
Al tuo abbraccio. 

Mary-Elizabeth Bowen

Unakite



A cura di Proue
 

Unakite
 

L’Unakite è così chiamata perché è stata scoperta tra le montagne Unakas, nel Nord Carolina. Questa pietra, dalle tonalità opache, si presenta in natura con i colori verde e rosa/bruno ed è anche conosciuta con il nome di Epidoto. La sua composizione è simile al granito, le inclusioni sono per lo più di quarzo, ed un altro componente che viene definito ortoclasio. Si scalfisce però con punte di acciaio, quindi soprattutto se è spigolosa o grezza, deve essere trattata con attenzione. La luce del sole è capace di purificarla e caricarla, così come il reiki.
Non ho riscontrato notizie storiche sull’utilizzo dell’Unakite, il che ben chiarisce la sua relativa “giovinezza”, insieme alla sua origine americana.
Però è senz’altro vero che nonostante la quantità relativamente bassa di pietre che girano per il mondo, l’Unakite viene spesso utilizzata dai cristallo terapeuti.
A livello terapeutico viene utilizzata come coadiuvante delle funzionalità del fegato e di tutti i procedimenti epatobiliar. Ottima sembrerebbe anche come stimolante di una digestione lenta. Spesso è utilizzata anche per svegliare il sistema immunitario. Insomma l’Unakite lavora per rinforzare gli organi pigri e garantire il loro giusto lavoro per le necessità fisiologiche giornaliere dell’individuo.
In ambito esoterico invece l’Unakite lavora come un’oasi di pace dove recuperare con calma e senza fretta le energie perdute.
L’Unakite è la pietra del riposo. Anche i suoi colori, che richiamano quelli della terra in autunno, a metà tra il verde ed il marroncino sembrano ricordare a chi la indossa di prendersi il tempo per sé, rilassarsi e ricaricare le energie con un dolce far niente. Cosa che al giorno d’oggi diventa tra le più complicate. Può venirci per questo in aiuto, aiutandoci a trovare uno spazio per la nostra serenità e ritagliandoci il tempo per lavorare sull’angoscia data da un cattivo stile di vita, quella che ci rimane addosso anche quando magari, siamo in ferie, e non facciamo altro che pensare a quando torneremo al lavoro, rovinandoci il tempo per noi che pur ci siamo guadagnati. Questa bellissima pietra ha il potere anche di liberarci dal superfluo e dal “costretto”, spingendoci a riflettere se tra i mille impegni di cui ci carichiamo, possiamo fare a meno di qualcuno, anche semplicemente per la consapevolezza che non alcuni di loro non sono adatti a noi.

UTILIZZO DELL'UNAKITE NEI RITUALI

Per sfruttare al meglio le potenzialità dell’Unakite e farle fare per noi quello che le riesce perfettamente non ci sarà bisogno di rituali dedicati, ammesso che non la utilizziamo come rafforzatrice di altri cristalli caricati con intenti specifici. L’Unakite è perfetta se purificata e caricata dal sole resta con noi per periodi medi lunghi quando ci sentiamo esausti mentalmente dopo lunghi lavori o impegni debilitanti a livello intellettuale. E’ meravigliosa nel periodo di Mabon (autunno) quando abbiamo seminato con tenacia e notevoli sforzi e vogliamo rilassarci e cominciare a mostrarci al cosmo pronti ad attendere, a braccia e cuore aperto, i frutti del nostro lavoro. Dunque approfittiamo degli ultimi soli ancora caldi, magari in ore di punta o primi pomeriggi e rechiamoci con la nostra Unakite in un luogo aperto e silenzioso. Un parco pubblico dove potersi inoltrare tra gli alberi è perfetto. Sediamoci sull’erba con un telo e prendiamo tra le mani la nostra pietra. Con qualche minuto facciamo liberiamo la nostra mente e facciamo raccolta di tutto quello che abbiamo fatto durante l’anno e di ogni impegno che abbiamo portato a termine. Sorridiamo ai nostri traguardi e posizioniamo l’Unakite con una gabbietta ed un laccetto, come se fosse un ciondolo al collo. Accoglierà per noi tutto il raccolto che ci meritiamo dopo un anno di frenetico lavoro.